Nuova interrogazione del gruppo di minoranza sulla ricostruzione dei Palù all’amministrazione di Sernaglia

I consiglieri comunali di minoranza della lista Proposta Civica di Sernaglia della Battaglia Natale Grotto e Angela Marsura tornano ad esprimere le loro perplessità sulla ricostruzione dei Palù con marcita (tecnica colturale).

Con una delibera della Giunta comunale dello scorso gennaio, infatti, era stato approvato il progetto definitivo – esecutivo per la ricostruzione di una marcita nell’ambito denominato “Palù del Quartier del Piave”, di riconosciuto valore ambientale e culturale, sottoposto a un sistema di tutela.

Nell’esercizio delle funzioni di controllo i due consiglieri avevano inoltrato una interrogazione finalizzata a verificare e attestare se le opere e ogni attività amministrativa e tecnica fossero conformi alle disposizioni in materia.

Con una nota del 3 aprile del sindaco Mirco Villanova era stata riscontrata l’interrogazione, riconoscendo la presenza, nel progetto approvato, di non conformità ai piani vigenti, precisando la volontà di annullare l’atto deliberativo e l’intenzione di riformare il progetto con una variante.

“Accertato che nel mese di marzo 2020 sono comunque stati avviati incautamente i lavori di eradicazione e taglio della vegetazioni in sito, comprese alberature di alto fusto, con presenza di mezzi meccanici in sito; verificato che ad oggi nessun provvedimento di annullamento della delibera n. 7/2020 ha preso forma giuridica e quindi permangono tutte le criticità e non conformità anticipate e confermate dallo stesso sindaco nella nota di riscontro” – recita l’interrogazione nella quale i consiglieri Grotto e Marsura chiedono al primo cittadino di conoscere: “Quali siano le ragioni per cui, nonostante il tempo trascorso (oltre 40 giorni), non ha ancora provveduto all’annullamento degli atti irregolari e contestati, quali precisamente siano i lavori incautamente eseguiti, non conformi alle norme vigenti secondo le verifiche compiute, quali le sanzioni irrogate (o da irrogare) ai soggetti responsabili, direttamente o indirettamente, quali le azioni intraprese per “rimediare” ai danni compiuti e quali i soggetti cui saranno poste a carico le spese conseguenti”.

“Aggiungo che ci lasciano perplessi e preoccupati le modalità con cui si è deciso di spendere i contributi europei – Progetto Life 17. Quella che doveva rivelarsi l’occasione per la tanto attesa ricostruzione dei campi chiusi dei Palù, particolarmente di quelli già alterati e compromessi e quindi la loro valorizzazione socioeconomica, a vantaggio di tutte le comunità del Quartier del Piave, si sta rivelando invece una potenziale ulteriore ferita ad un patrimonio ecologico e storico-culturale che appartiene a tutti, ed è parte integrante del “Dna” delle nostre genti” – ribadisce Grotto.

“Sono stati progettati e iniziati lavori che, seppur “ispirati” agli studi multidisciplinari ultradecennali, di qualificati studiosi, nella pratica si stanno traducendo in una discutibile operazione edilizia – conclude -. Laddove si doveva intervenire con mani da chirurgo si è già provveduto ad eseguire lavorazioni non reversibili (e altre ancora si prospettano), con mezzi cingolati e benne giganti, motoseghe ed aratri, proprio su appezzamenti integri e delicatissimi sul piano ecologico”.

Ora si attende la risposta dell’amministrazione comunale.

(Fonte: Antonella Callegaro © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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