Tutto sistemato dai volontari a Riva Secca di Segusino, e in tempo di record, dopo il passaggio di alcuni giovanissimi vandali, eredi di Attila il saccheggiatore. La notte di San Silvestro è ormai alle spalle: i ragazzi sono del posto e, ormai, sono stati messi alle corde perché molti Segusinesi li hanno riconosciuti e il loro vile gesto è al vaglio delle forze dell’ordine.
Insomma, la brutta storia di inizio anno è giunta ad un lieto epilogo. La statuina del Gesù Bambino è stata ritrovata, le pecorelle e i pastori in legno sono stati collocati al loro posto nella mattinata di ieri, sistemato anche l’albero che ricordava il sacrifico dei caduti segusinesi durante la Grande Guerra. Tutto è tornato alla normalità. “Noi non ci fermiamo”, hanno orgogliosamente dichiarato i volontari di Riva Secca.
Ora Segusino attende una severa reprimenda, o forse di più, dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gloria Paulon. Si sceglierà la linea dura di una pubblica gogna o i vandali saranno puniti in modo costruttivo, com’era stato fatto con i coscritti del 1999? A rispondere agli interrogativi dei concittadini è stato il vice sindaco Stefano Verri: “In queste ore stiamo cercando di identificare i soggetti coinvolti perché alcuni sono già stati individuati, ma se non si trovano tutti il rischio è che si ricorra allo scaricabarile o a chi ha meno colpa. Successivamente capiremo insieme ai servizi sociali come agire nella piena legalità senza rischiare la pubblica gogna, che sarebbe inutile“.
“La nostra intenzione – ha proseguito Verri – è far assumere le responsabilità delle proprie azioni a chi le ha realmente compiute, per poi provare a coinvolgere i genitori in un’ottica educativa e non solamente punitiva”.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
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