Sarà il vescovo di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, a presiedere nella chiesa parrocchiale di Mansuè la solenne concelebrazione eucaristica alle ore 18.30 di domani sabato 28 gennaio, giorno del centenario della nascita del beato Padre Cosma Spessotto.
Sempre nella chiesa madre del paese natale del frate francescano salito agli onori degli altari, oggi venerdì alle 20.30 si terrà la proiezione del filmato sulla beatificazione di padre Cosma, avvenuta il 22 gennaio dello scorso anno a San Salvador.
Concluderà la tre giorni di celebrazioni in onore del novello beato, la messa di domenica 29 gennaio alle 9.30 nella parrocchiale di Basalghelle, con esposizione della reliquia di padre Spessotto. Dunque, a un secolo dalla nascita, la comunità cristiana tra Piave e Livenza fa memoria e ricorda in preghiera «Padre Cosma, primo beato martire della nostra diocesi – come scrisse a suo tempo il vescovo Pizziolo -: una figura simbolica che rappresenta il convinto e generoso impegno missionario della Chiesa vittoriese”.
Nel 2020 la Chiesa ne ha riconosciuto il martirio “in odium fidei” e, come detto, il 22 gennaio 2022, nella Piazza del Divino Salvatore del Mondo a San Salvador, è avvenuta la sua beatificazione. A presiedere la celebrazione in rappresentanza di Papa Francesco, il cardinale Gregorio Rosa Chávez, vescovo ausiliare di San Salvador, insieme a 25 vescovi e 600 sacerdoti.
La memoria liturgica di Padre Spessotto ricorre il 14 giugno, giorno del suo assassinio: proprio in quella data, lo scorso anno, padre Mario Favretto, rettore della Basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, aveva presieduto una messa solenne in ricordo del religioso martire nella chiesa di Mansuè, concelebranti don Ugo Cettolin, parroco di Mansuè, don Mirco Miotto, delegato vescovile e direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, custode delle reliquie dei Santi e Beati della diocesi, e don Davide Forest.
All’omelia, padre Favretto evidenziò in particolare lo stile di umiltà e l’esempio di santità fino al martirio di Padre Cosma, ricordando con emozione la straordinaria dimostrazione di fede e di amore del popolo salvadoregno per il sacerdote dei Frati Minori francescani in occasione della cerimonia di beatificazione.
Don Miotto illustrò stili e significati del nuovo reliquiario realizzato per custodire la memoria del beato Spessotto, riposto in un’apposita sede di preghiera della chiesa parrocchiale e che contiene in una teca anche i riferimenti alla vite e ai tralci, a ricordare l’impegno per la coltivazione vitivinicola portata in terra di missione dal novello Beato nativo di Mansuè.
Padre Cosma Spessotto, al secolo Sante, nasce il 28 gennaio 1923 a Mansuè. Nel 1935 entra nel seminario francescano dei Frati Minori di Lonigo, e il 17 novembre 1940 emette la professione religiosa. Ordinato sacerdote il 27 giugno 1948, manifesta ai Superiori il desiderio di diventare missionario, e quindi di partire per il Centro America. Nel 1950 viene destinato a San Juan Nonualco (El Salvador), dove costruisce una chiesa parrocchiale, alcuni laboratori per insegnare ai ragazzi un mestiere e una scuola parrocchiale per le classi elementari.
Come detto sopra, realizza anche un vigneto sperimentale e pubblica un manuale pratico per la viticoltura latino – americana. Sacerdote mite, buono e umile, predica la giustizia e la carità, l’amore fraterno e il perdono a tutti, specie ai campesinos, disperati per le misere condizioni di vita. Egli ricerca sempre il dialogo e la riconciliazione tra militari e guerriglieri in conflitto tra loro a quel tempo in El Salvador. Padre Spessotto è consapevole di essere in pericolo perché riceve minacce verbali e lettere minatorie, ma respinge l’invito dei superiori di tornare in Italia.
“Morire martire – scrive il futuro Beato – sarebbe una grazia che non merito. Lavare con il sangue versato per la causa di Cristo tutti i miei peccati, difetti e debolezze della vita passata sarebbe un dono gratuito del Signore. Già da questo momento, perdono e domando al Signore la conversione degli autori della mia morte”. Viene assassinato il 14 giugno del 1980, nel giorno della festa del Cuore Immacolato di Maria, mentre in chiesa è intento alla lettura della Parola di Dio.
I suoi resti mortali sono venerati nella chiesa di San Giovanni Battista a San Juan Nonualco, ma il suo crocifisso da missionario e il messalino che aveva con sé al momento della morte sono custoditi nel santuario della Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza, dove padre Cosma frequentò il II anno di Teologia.
(Foto: per concessione di un lettore e web).
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