Cordoglio in Diocesi, dopo una lunga malattia è morto Eugenio Ravignani, per 13 anni vescovo di Vittorio Veneto

“Ho di lui un ricordo molto grato come nostro vescovo – ha esordito il vicario generale della diocesi di Vittorio Veneto, monsignor Martino Zagonel – per un servizio generoso e intelligente, per la sua capacità di offrire parole appropriate e che scaldavano il cuore. Era sempre attento alle situazioni delle persone e dell’ampiezza delle attività pastorali. È stato per la nostra diocesi un vero segno di benedizione. E questo lo si desume ancor oggi dalla gratitudine che molte persone esprimono per il sostegno che lui ha saputo dare loro nelle varie circostanze della vita”.

“Era un uomo molto attento e sensibile – ha affermato don Claudio Carniel, parroco di Cordignano, ordinato sacerdote proprio da Ravignani – dai tratti signorili. Sapeva incoraggiarti e cercava di essere sempre disponibile e aveva il piacere di coltivare una relazione personale con ciascuno. Infatti noi preti ci ha ordinati uno per uno nelle nostre parrocchie di appartenenza. Ricordo che come chierici eravamo molto felici ed entusiasti quando da Vittorio Veneto siamo partiti per San Giusto di Trieste dove è stato ordinato vescovo. Periodicamente noi, che siamo stati consacrati sacerdoti dal lui, andavamo a fargli visita a Trieste e lui ci accoglieva sempre molto volentieri ed era felice di incontrarci”.

Il vescovo Eugenio si è spento poco dopo le 23 del 7 maggio, in seguito a lunga malattia. Era nato a Pola, quando era ancora terra italiana,  il 30 dicembre 1932 e dal 1946 visse nella diocesi di Trieste. Insieme ad altri seminaristi triestini, trascorse un periodo di formazione presso il liceo classico del seminario di Vittorio Veneto.

Venne ordinato sacerdote nel 1955 nella sua Trieste: il 15 maggio 1983 fece il suo ingresso solenne a Ceneda, dopo essere stato consacrato vescovo il 24 aprile dello stesso anno. Per tredici anni fu pastore di questa diocesi. La nomina a vescovo di Trieste arrivò il 4 gennaio 1997. Dal 2009 divenne vescovo emerito della stessa diocesi.

Ancor oggi è ricordato per la sua cordialità durante la visita pastorale alle 162 parrocchie della Chiesa di San Tiziano ma anche dopo il suo trasferimento a Trieste tornava sempre molto volentieri a Vittorio Veneto.

A settembre del 2015 nella cattedrale di Ceneda celebrò il suo 60° anniversario di ordinazione sacerdotale, attorniato dall’affetto di sacerdoti e fedeli di quella realtà ecclesiale che lo tenne a battesimo come Vescovo.

Tra gli incarichi ricoperti ci fu quello di vicepresidente della Conferenza episcopale del Triveneto e membro della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo della Cei.

(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: L’Azione).
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