Si alza il sipario sulla 36esima festa del radicchio rosso di Treviso. Zaia: “Questo prodotto è un must nelle ricette dei più noti chef”

È stata inaugurata nella mattinata di oggi, domenica 22 gennaio, la 36esima edizione della festa del radicchio rosso di Treviso Igp a Dosson, frazione del comune di Casier. 

Alla cerimonia del taglio del nastro era presente anche il governatore della Regione Veneto Luca Zaia, il sindaco di Casier Renzo Carraretto, alcuni parlamentari e numerose autorità civili, militari e religiose. 

Sicuramente il radicchio rosso è divenuto negli anni uno dei simboli della Marca Trevigiana e a sottolinearlo è stato lo stesso governatore Zaia, che ha precisato come “questo prodotto sia diventato un must nelle ricette dei più noti chef, conquistando importanti quote di mercato anche all’estero. Si tratta di una coltura che può dare grandi soddisfazioni anche ai giovani, un fiore all’occhiello della nostra economia agraria”.

L’idea di questa festa popolare divenuta ormai tradizione nasce nel 1986 da un gruppo di amici con l’intento di valorizzare il radicchio dossonese, esaltandone la secolare tradizione. L’idea trovò l’unanime consenso dei presenti a quell’incontro amichevole e la manifestazione, sempre cresciuta negli anni, è arrivata ad ospitare fino a 10 mila persone nei giorni di apertura dello stand gastronomico. 

Il clima di quest’anno non è stato sicuramente uno dei migliori per la produzione del radicchio, soprattutto per quello tardivo, la cui produzione, complice il caldo, ha faticato a partire.

“Considerando che qualche anno di produzione di radicchio lo ho visto – precisa Zaia -, si sono sempre alternate annate ideali ad altre troppo calde o troppo fredde. Noi come regione non possiamo intervenire a sostegno dei produttori perché non è di nostra competenza, a meno che non ci siano particolari condizioni climatiche che mettano in ginocchio l’intera agricoltura allora possiamo accedere al fondo nazionale della protezione civile dopo aver dichiarato lo stato di calamità”.

I visitatori potranno degustare vari piatti preparati con questa eccellenza della Marca. Sicuramente, però, il vero cavallo di battaglia che l’associazione produttori Radicchio Rosso di Dosson prepara ai numerosi partecipanti  è il risotto al radicchio e salsiccia. La manifestazione continuerà anche nei giorni del 26-27-28 e 29 gennaio e il 3-4 e 5 febbraio. In queste giornate il radicchio rosso verrà declinato in numerosi piatti e accostato ad altre eccellenze trevigiane. 

“Voglio ringraziare tutti coloro che hanno organizzato la Festa del Radicchio Rosso di Treviso – conclude Zaia -, in particolare modo i tantissimi volontari, la Protezione Civile, l’amministrazione comunale e tutte le istituzioni locali”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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