Si sono radunati in piazza, mascherine sul volto e cartelloni in mano per protestare contro la prolungata chiusura delle proprie attività: sono i commercianti di Orsago titolari di locali di ristorazione, di negozi di calzature, parrucchieri ed estetiste che da quasi due mesi hanno dovuto abbassare le serrande dei propri esercizi.
A scendere in strada con loro per solidarietà anche i colleghi, come i titolari dei negozi di alimentari, che non hanno mai chiuso e anche molti cittadini che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza: una manifestazione silenziosa e pacifica, per lanciare la loro richiesta di aiuto al Governo.
Hanno consegnato le chiavi dei propri negozi al sindaco Fabio Collot insieme a una lettera firmata “Le partite Iva di Orsago” nella quale denunciano: “Il ritardo nella programmazione delle riaperture delle nostre attività e l’inefficacia delle misure di supporto alle imprese in questa fase di chiusura forzata”.
Costretti all’inattività ma alle prese con: “ricavi azzerati e spese e tasse che non si fermano – scrivono ancora -. Questo sta portando all’esasperazione le attività imprenditoriali, da qui è scaturita la necessità di dar voce alla situazione di estrema difficoltà che coinvolge tutti. Non possiamo permetterci un altro mese di chiusura, molti di noi già in ginocchio potrebbero non riaprire”.
“Chiediamo fiducia da parte delle istituzioni, ci sentiamo oggi più che mai pronti ad affrontare l’emergenza sanitaria tutelando sia noi sia i clienti. Quello che chiediamo è poter riaprire subito le nostre attività, vogliamo tornare al lavoro e lo vogliamo fare in sicurezza, seguendo le disposizioni, ma dobbiamo ripartire quanto prima”.
I commercianti chiedono al Governo anche un maggiore impegno: “Rispetto agli interventi, tardivi e insufficienti, fino ad oggi messi a disposizione. Sono necessari concreti interventi di supporto all’economia locale che possano permettere una ripresa efficace senza compromettere il lavoro di tanti cittadini”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
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