Nome d’arte “Saimon”, laureato in informatica all’università di Udine, un passato da attore con la compagnia scolastica “Teatro Instabile”, mani tra lievito e farina nel tempo libero: lui è il cantautore Simone Men, 24 anni a luglio, di Guia, e il 30 aprile ha pubblicato il suo primo Ep “Notti psichedeliche”.
Conseguita la laurea in informatica a Udine, da un paio di anni vive a Milano, dove frequenta l’Università degli studi di Milano, per conseguire la laurea magistrale in informatica nel percorso di Game Design, in pratica crea, e all’occorrenza programma, videogiochi.
Simone, a quando risale il primo incontro con la musica?
“La mia passione per la musica inizia da bambino. Alle elementari ho cominciato a prendere lezioni di chitarra classica, per poi proseguire gli studi alle scuole medie e poi all’indirizzo musicale del liceo all’Isiss Verdi. Fin da piccolo ho amato la canzone d’autore e successivamente ho cominciato ad apprezzare molto il rock degli anni ’60/’70, in particolare la scena psichedelica e progressive.
Sono cresciuto ascoltando De André, Guccini, De Gregori, prima, e poi Beatles, Pink Floyd, Battiato, etc. Nei primi anni dell’università ho cominciato a seguire con interesse la scena indie che stava nascendo in Italia, dapprima come ascoltatore e poi provando a scrivere qualche canzone“.
Quando hai capito di voler diventare un cantautore?
“Le prime esperienze come compositore di musiche e testi di canzoni risalgono al periodo del liceo, quando suonavo il basso in una band di miei coetanei. Poi abbiamo cominciato a scrivere canzoni nostre e lavoravamo tutti insieme a musica e testi. Quando abbiamo deciso di separaci (avevo 17 anni, credo), ho messo in pausa la musica per un po’ e mi sono dedicato ad altro. Nei primi anni di università ho ripreso a scrivere canzoni, seguendo appunto la scena indie/it-pop che si stava sviluppando e ho cominciato ad esibirmi (chitarra e voce) in qualche concerto/evento“.
Parlando del tuo primo Ep, che cosa ti ha spinto a fare il grande passo?
“Notti Psichedeliche” nasce la scorsa estate, anche se entrambe le canzoni, ”Uniposca” e ”Sostanze”, le ho scritte nei primi mesi dello stesso anno. Alla produzione dei brani hanno collaborato Francesco Vettoretti e Riccardo Menin. Abbiamo registrato tutto nello studio di Riccardo, con il quale ho scritto e registrato tutta la parte musicale, mentre Francesco ha curato la parte elettronica di “Sostanze”. Abbiamo terminato i due master ad ottobre. Ho girato l’Ep a qualche etichetta via email e fortunatamente è piaciuta ai ragazzi di “VivaMusic” con cui ho firmato a marzo di quest’anno ed il 30 aprile abbiamo pubblicato appunto “Notti Psichedeliche”.
Di che cosa parlano le due canzoni?
“Uniposca” e “Sostanze” sono due canzoni molto diverse per testo e musica, ma vogliono raccontare entrambe lo stesso tipo di sentimento, lo stesso set di emozioni. Parlano entrambe di stati d’animo, direi che sono entrambe la somma di tante piccole emozioni vissute nei mesi precedenti alla scrittura a cui ho cercato di dare una forma. Vogliono semplicemente raccontare qualcosa di me senza effettivamente raccontare la mia storia. Il titolo dell’Ep vuole far da collante tra i due brani e, se vogliamo, ne fornisce una chiave di lettura“.
Quali sono i tuoi progetti per i prossimi mesi?
“Nel prossimo futuro continuerò con gli studi e parallelamente comincerò a lavorare ad un primo album. Credo lavorerò ad un progetto completamente nuovo, eviterò quindi di incidere canzoni che ho già pronte e quindi ci vorrà tempo. Quando la situazione ce lo permetterà, ricomincerò con i live ma per ora è impossibile fare ipotesi“.
(Fonte: Luca Nardi © Qdpnews.it).
(Foto: per concessione di Simone Men).
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