È stata interamente posta sotto sequestro la cava teatro nel tardo pomeriggio di ieri lunedì dell’incidente sul lavoro che è costato la vita al 31 enne di origini moldave Andrei Perepujnìi (qui l’articolo).
La salma dell’operaio è ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria mentre i Carabinieri del Comando provinciale di Treviso e i tecnici dello Spisal stanno collaborando – sotto la direzione della Procura della Repubblica – per fare luce su quanto accaduto.
Da una prima ricostruzione fatta dai militari dell’Arma negli attimi successivi alla tragedia pare che Perepujnìi sia rimasto incastrato o si sia agganciato a un nastro trasportatore finendo sotto un cumulo di ghiaia.
Molto probabilmente sul corpo del giovane operaio verrà eseguita l’autopsia per cercare di risalire alle esatte cause della morte. A far luce sulla dinamica sarà invece una perizia sull’impianto.
Andrei Perepujnìi ha abitato per un periodo a Susegana prima di trasferirsi a Spresiano, avvicinandosi dunque al suo luogo di lavoro. L’operaio infatti da alcuni anni lavorava per il gruppo Mosole. Lascia la compagna, che lavora come cameriera in un vicino ristorante, e una figlia di soli 5 anni.
“Quanto accaduto ad Andrei lascia sgomenta l’intera comunità di Spresiano. – commenta il sindaco Marco Della Pietra – Ci stringiamo tutti attorno al grande dolore della famiglia”.
(Foto: Facebook).
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