E’ terminata dopo trent’anni la latitanza di Matteo Messina Denaro, il boss mafioso arrestato nelle scorse ore a Palermo dai Carabinieri (nella foto) all’interno di una clinica privata del capoluogo siciliano, dove l’uomo era stato operato e si stava sottoponendo a terapie con un alias.
Dopo il blitz dei militari dell’Arma nella casa di cura, Messina Denaro è stato portato in una caserma e quindi all’aeroporto di Boccadifalco, da dove è stato trasferito in un carcere di massima sicurezza.
Sempre alla metà di gennaio di trent’anni fa esatti risaliva la cattura dell’altro boss Totò Riina.
Le più alte cariche dello Stato hanno evidenziato l’importanza della fine della latitanza del boss. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato questa mattina al Ministro dell’Interno e al Comandante dell’Arma dei Carabinieri per esprimere “le sue congratulazioni per l’arresto di Matteo Messina Denaro, realizzato in stretto raccordo con la Magistratura”.
La premier Giorgia Meloni si è recata in mattinata a Palermo per incontrare il procuratore distrettuale di Palermo, Maurizio de Lucia, i magistrati che hanno coordinato le indagini e i Carabinieri del Ros che hanno eseguito l’arresto del boss super latitante Matteo Messina Denaro, e ha dichiarato: “Una grande vittoria dello Stato che dimostra di non arrendersi di fronte alla mafia”.
Il ministro della Giustizia, il trevigiano Carlo Nordio, ha affermato: “Oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro si chiude davvero una delle più drammatiche stagioni della storia della Repubblica. Con la cattura dell’ultimo super latitante, si rinnova altresì l’impegno quotidiano nella lotta ad ogni mafia e ad ogni forma di criminalità. Ho voluto subito congratularmi al telefono con il Procuratore di Palermo, Maurizio de Lucia, con il Comandante dei Carabinieri, Gen. Teo Luzi, e con il collega ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per questo risultato che è il compimento del lungo e prezioso impegno di tanti magistrati e tanti agenti delle Forze dell’ordine: con loro è proseguito il lavoro di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e di tutti i servitori dello Stato, che hanno pagato anche con la vita la difesa dei valori democratici”.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha affermato: “L’arresto di Matteo Messina Denaro non è solo un forte segnale di legalità, ma anche di speranza per il futuro del Paese. Ringrazio la Direzione Nazionale Antimafia, gli inquirenti, i Carabinieri e le Forze dell’Ordine nazionali e siciliane – aggiunge Zaia – che hanno lavorato con grande efficacia. Questo arresto dimostra come la fiducia nelle Istituzioni venga sempre premiata”.
Secondo la deputata trevigiana del Pd Rachele Scarpa, “l’arresto di Matteo Messina Denaro è un’ottima notizia, che aspettavamo da tempo! Un successo importante per la lotta alla mafia, raggiunto grazie all’ottimo lavoro di magistratura e forze dell’ordine a cui non può che andare la nostra gratitudine”.
(Foto: Twitter Arma dei Carabinieri).
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