Santa Lucia, un drive-in terapeutico: la proposta di Szumski fa il boom di consensi, quesiti dall’opposizione

Dalle nove alle undici, domani 1 maggio, si terrà quello che il sindaco e medico di Santa Lucia di Piave ha chiamato “drive-in per il lavoro e la libertà”. 

Sarà un incontro particolare: chiunque volesse partecipare, dovrà recarsi in auto fino all’area fieristica del comune e lì, obbligatoriamente senza scendere dal mezzo ma con i finestrini abbassati, tutti i presenti potranno ascoltare un discorso terapeutico e di conforto direttamente dal primo cittadino.

“Sarà una giornata terapeutica, dopo il periodo di privazione del lavoro e della libertà con gravi ripercussioni economiche e psicologiche, per necessità della salute psicofisica delle persone” scrive Szumski nel suo annuncio.

L’invito pubblicato su Facebook ha già raccolto centinaia di consensi, anche da fuori comune: tutti assetati di rassicurazioni ma anche curiosi della piega che prenderà l’evento, che potrebbe toccare anche temi politici: “La mia intenzione è di mandare messaggi positivi perchè dopo due mesi chiusi in casa possono sorgere situazioni difficili: voglio anche far prendere coscienza che ci sono dei decreti anticostituzionali che non si possono accettare automaticamente” sottolinea il sindaco Szumski, che ricorda che non ci sono solo numeri e bollettini ma anche persone reali che hanno bisogno di sapere e di venire compresi, dato che la situazione economica e psicologica risulta drammatica.

L’iniziativa vista di buon occhio dalla comunità non ha però il placet del gruppo di opposizione “Vivere bene Santa Lucia”, che solleva alcuni dubbi: “Colui che durante l’emergenza ha intimato decine di volte “Restate a casa!”, ora nel momento in cui diversi cittadini stanno intuendo il reale svolgersi delle vicende, asserisce che “non solo è possibile ma doveroso ribellarsi”?” scrive il capogruppo e consigliere Luca Castellaz.

“A Santa Lucia di Piave è mutato lo scenario: oggi il sindaco propone un “drive in” di protesta alle filande invitando i cittadini a un fantomatico discorso terapeutico. Se il momento non fosse drammatico ci sarebbe da ridere. Il gruppo Vivere bene Santa Lucia ha pubblicamente manifestato le perplessità sulla gestione complessiva di quest’emergenza fin dalla primissima ora e, come diversi concittadini, non ignora queste ultime vicende. Netta e intempestiva inversione di marcia. Ribellione simulata” conclude Castellaz.

“Nessun cambio rotta: io continuo a dire che le normative vadano rispettate, ma morire di fame è inaccettabile – conclude il primo cittadino – i numeri non mi convincono e se ci sono delle attività che possono riaprire nel rispetto della sicurezza, devono poterlo fare”.

(Fonte: Alice Zaccaron © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook).
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