Revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. Contraria l’associazione Caduti Rsi. Turato: “Se lo avessi saputo prima, l’avrei chiesta in passato”

L’associazione Caduti Rsi non ha digerito la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, approvata all’unanimità nel consiglio comunale di Pederobba del 30 dicembre 2022.

La proposta è stata fatta dal sindaco Marco Turato e dall’intero gruppo di maggioranza a seguito della ricerca effettuata negli archivi comunali da Federico Dal Bello, che ha comunicato il risultato del suo lavoro al primo cittadino di Pederobba all’inizio del mese di dicembre 2022.

“La notizia della revoca da parte del Comune di Pederobba della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini concessa nel 1924 – commenta Luciano Sonego, responsabile provinciale dell’associazione Caduti Rsi -, viene intesa da questa associazione come l’ennesimo oltraggio alla memoria delle nostre terre”.

“L’iniziativa – continua -, promossa dall’ex consigliere comunale della sinistra Carmen Sartor e avallata dal sindaco di Pederobba, a circa 80 anni dall’uccisione di Mussolini, si inquadra in una serie di attività promosse dall’ex presidente comunista della Camera Laura Boldrini tendenti a deturpare o rimuovere monumenti e opere pubbliche edificati in periodo fascista, e appartenenti alla storia del nostro Paese, che non hanno avuto seguito alcuno essendo prevalso il semplice buon senso”.

In una nota diffusa in queste ore, l’associazione si augura che il Comune di Pederobba “non decida di abbattere anche il colossale sacrario ai francesi”, ben visibile lungo la Feltrina, e condanna con determinazione l’iniziativa.

“Per quanto concerne il ricordo degli impiccati a seguito del rastrellamento del Grappa voluto dai comandi inglesi e partigiani – conclude Sonego -, invitiamo il sindaco di Pederobba a volersi rileggere le recenti opere di revisione di quei fatti storici (Antonio Serena, Benedetti assassini, Manzoni ed., 5 ed., 2022) e a voler ricordare, assieme ai partigiani, anche i fascisti e i civili massacrati a guerra finita nella nostra zona, anche a Pederobba. Magari celebrando il loro sacrificio senza divisioni odiose, proprio come fecero Mussolini e Pétain nel lontano 1937”.

Il sindaco Turato, interpellato sulla questione, difende la sua scelta e quella di tutto il consiglio comunale di Pederobba: “Se avessi saputo prima di questa cittadinanza onoraria – ha commentato – avrei chiesto la revoca molto tempo fa!”.

Questa vicenda arriva a poche settimane dal Giorno della Memoria e a distanza di qualche mese dall’assegnazione della Medaglia d’Argento al Merito Civile al Comune di Pederobba (qui l’articolo).

“Nel corso del Secondo conflitto mondiale – si legge nel riconoscimento dato al Comune – Pederobba fu teatro di massici rastrellamenti, torture e uccisioni. Numerosi partigiani furono impiccati o fucilati, esempio di coraggio e di estremo sacrificio. 1943-1945 Pederobba”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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