L’architetto Merello ricorda Bepi Biscaro di Farra di Soligo: “Amava gustare la giornata”

Farra di Soligo piange Giuseppe Biscaro (nella foto sopra),  morto la scorsa notte all’età di 67 anni, volontario parrocchiale ed ex ristoratore. Una grossa perdita che colpisce l’intera comunità di Farra di Soligo, dove Bepi – così lo conoscevano gli amici – si era fatto volere bene per la sua grande disponibilità. “Era una persona attiva, che amava gustare la giornata – lo ricorda Marco Merello, architetto con cui Giuseppe aveva collaborato a lungo per il restauro delle chiese della Madonna dei Broi e di San Lorenzo – Ogni giorno amava cimentarsi in qualcosa di nuovo ed imparare”.

Biscaro, personaggio dai molteplici interessi, amava la sua terra e la sua gente. “Ci siamo conosciuti grazie al suo impegno in parrocchia e questo rapporto ci ha permesso di diventare amici – ricorda Merello – Bepi lavorava dietro le quinte e ha dato molto non solo alla comunità di Farra di Soligo, ma a tutto il territorio. Da anni si era interessato alla riscoperta delle tipicità locali, dal cibo (nella foto sotto con il compianto chef Gualtiero Marchesi),  al vino, all’arte in generale”.

Giuseppe è stato uno dei membri più attivi del comitato per il restauro della chiesa della Madonna dei Broi (nella foto sopra su un ponteggio)  e della torre della Pace, come fa presente Merello. “Un intervento importante per la parrocchia considerato il pregio dell’edificio ed il momento storico che stiamo vivendo, in cui i contributi scarseggiano – sottolinea l’architetto – Si è mobilitato parecchio per reperire le somme necessarie per portare a termine l’opera e riconsegnare l’edificio alla comunità”.

Farra di Soligo Giuseppe Biscaro e Gualiero Mar

Una vita spesa nel volontariato e nel lavoro quella del 67enne, che si è reinventato in diverse occasioni passando da conducente del pulmino scolastico del paese ad istruttore di scuola guida. Non mancava mai di dare un aiuto alla moglie Giovanna – fino a qualche anno fa titolare di un negozio di tendaggi nel centro di Pieve di Soligo – con cui per altro aprì e gestì l’agrurismo “Il filò” di via Credazzo sulle colline di Farra di Soligo, spesso meta di personalità di spicco. A metà degli anni Ottanta, inoltre, ereditò l’attività agricola del padre, portandola avanti fino all’ultimo, senza dimenticare il suo impegno come socio nel consorzio di promozione turistica Marca Treviso, nell’associazione “Terra Nostra” e nella cantina “Colli del Soligo”.

E’ anche grazie a Biscaro se parte del film “Finché c’è Prosecco c’è speranza” è stato girato proprio a Farra di Soligo, più precisamente tra i vigneti di via San Lorenzo. “Regista e scenografo ci esposero le loro necessità e difficoltà. A noi venne spontaneo facilitare il loro operato per evitare che trasferissero il set in Friuli Venezia Giulia: spostandosi lì da un lato avrebbero ridotto i costi e dall’altro avrebbero ricevuto un contributo regionale – ripercorre Merello – Il desiderio del regista, infatti, era quello di girare in questo territorio e raccontare la storia sulle nostre colline”.

Il funerale di Giuseppe verrà celebrato domani, mercoledì 18 aprile, alle ore 15, nella chiesa arcipretale di Farra di Soligo, dove questa sera, martedì 19 aprile, alle ore 19, verrà recitato il rosario. “All’apparenza poteva sembrare un po’ rude, molti lo definivano un po’ rompiscatole per il suo atteggiamento. In realtà chi riusciva e voleva andare oltre la superficie scopriva una persona molto attenta e disponibile”, chiude Merello.

(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati