C’è anche la roncadese Fabiana Saviano fra le bellezze femminili comparse nel calendario “Curvy woman 2023”. Il progetto, promosso dall’associazione milanese Le Boteriane – in omaggio alle forme imponenti dipinte da Botero – nasce per lanciare un messaggio di inclusione, riaffermando un concetto di bellezza che va oltre la taglia.
Nonostante la sua partecipazione al calendario, la ventottenne di Roncade non si definisce una modella. Vive in campagna, non è particolarmente “social” e ha da poco completato un master in amministrazione della fauna selvatica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Fra qualche mese inoltre diventerà mamma.
“L’idea di partecipare ad un casting come modella è nata per gioco – racconta – . Era il 2020 e mi trovavo in un momento di transizione. Di rientro da un viaggio a Barcellona, su Facebook, sono incappata in un annuncio per un provino a Milano. Perché no? Mi sono detta. Cercavano figure femminili dalla taglia 44 in su. In quell’occasione sono entrata in contatto con l’associazione ‘Le Boteriane’ che si occupa di progetti fotografici inclusivi, mirati a contrastare il fenomeno del body shaming. Sono ragazze fantastiche che si impegnano molto nella promozione di un canone di bellezza ‘normale’, solitamente escluso dalle passerelle di moda e dalle riviste patinate”.
Dall’incontro con Le Boteriane arriva la collaborazione per realizzare il calendario “Curvy woman 2023”.
“Non avevo mai posato prima per scatti in intimo. È stato divertente e sul set, in una bellissima villa a Erba, ci siamo fatte delle grandi risate. Ho affrontato questa esperienza con leggerezza, senza prendermi troppo sul serio. Non ho mai dato peso al giudizio altrui, come mi ha insegnato mia mamma che purtroppo è mancata qualche tempo fa. Certo, ci sono parti del mio corpo che mi piacciono meno di altre, ma in generale mi sento a mio agio con me stessa e penso che questa sia la vera definizione di bellezza: sentirsi bene nella propria pelle. Ai commenti dispregiativi non dò alcun peso; penso che non sia giusto dare agli altri la possibilità di ferirci o di decidere come dovremmo essere per sentirci più apprezzate. Alle donne vittime di body shaming vorrei dire di non permettere a nessuno di identificarci solo come un corpo, dobbiamo ricordarci che non è la taglia a definire chi siamo”.
Ora Fabiana Saviano guarda al futuro, e lo fa con lo stesso atteggiamento con cui ha affrontato il calendario: con leggerezza. “Non sono il tipo che rincorre il successo ad ogni costo – racconta -. Ora penso a godermi la maternità e nel futuro mi vedo in campagna a fare un mestiere a contatto con la natura”.
(Foto: Ettore Tagliabue).
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