La primavera non teme il Covid-19 e l’erba lungo i cigli e le pertinenze stradali provinciali necessita l’attivazione degli sfalci per mettere in sicurezza la circolazione.
Su banchine, scarpate, fossi divisi in 15 zone, dal 22 aprile sono partiti i primi interventi di manutenzione della Provincia di Treviso per un totale di 709 mila euro e le ditte appaltatrici iniziano a lavorare con i propri addetti, attrezzature e macchine operatrici e, a breve, altre 10 zone del territorio vedranno gli interventi di sfalcio del verde per un importo impegnato di 999 mila euro. Sono veri e propri cantieri mobili che si snodano attraverso 1.530 chilometri di strade provinciali.
Anche questa attività appartiene alla fase di ripresa chiamata Fase 2 e, come altri cantieri ed attività che rientrano nei codici Ateco delle riaperture lavorative permesse, ma l’organizzazione seria di questa programmazione prevede un corollario di servizi a sostegno ed agevolazione degli operai e maestranze impiegati in questi lavori.
“Tra questi sforzi di ripresa – sostiene Stefano Marcon vicepresidente vicario dell’UPI Nazionale e presidente della Provincia di Treviso – ho sostenuto con convinzione nella Cabina di Crisi attivata con il Governo della quale faccio parte, la necessità che anche le attività di ristorazione possano ottenere subito il via libera alla loro riapertura graduale e con il rispetto dei requisiti di sicurezza”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
#Qdpnews.it