Finalmente si chiude la vicenda nata da una petizione di una cinquantina di cittadini avente ad oggetto la richiesta di interdizione al transito dei mezzi pesanti nelle vie Val di Rovere e Monte Asolone, site a cavallo dei territori di Montebelluna e Caerano di San Marco (qui l’articolo).
“Nonostante il sopralluogo di tecnici e Polizia locale non avesse lasciato dubbi sulla necessità dell’interdizione – ricorda Alberto Tessariol, referente territoriale di Azione – non è stato affatto scontato giungere alla traduzione del provvedimento scritto in fatti. È doveroso da parte dei residenti della zona ringraziare anche il gruppo consiliare NuovOrizzonte per Caerano che, venuto a conoscenza della situazione, si è adoperato per la giusta conclusione della vicenda”.
Tessariol ricorda che il tragitto in questione vede da tempo un sostenuto transito di mezzi pesanti, che percorrono le vie per recarsi da Caerano di San Marco a Montebelluna e viceversa.
Le caratteristiche delle strade di campagna in questione avevano destato la preoccupazione degli abitanti e da lì, per scongiurare il peggio, era partita la raccolta firme per modificare le cose.
“Il confronto con la consigliera Elena Graziotin ci ha consentito di comprendere appieno quanto avevamo intuito – prosegue Tessariol -, vale a dire che l’Ufficio Tecnico del Comune di Caerano versa in uno stato emergenziale, che da contingente non vorremmo diventasse cronico. Da qui il biasimo per il sindaco Gianni Precoma che, francamente, anziché sminuire il problema posto con la petizione, meglio avrebbe fatto ad adoperarsi per comprendere l’impatto dei mezzi pesanti sulla vivibilità della zona e collaborare col suo ufficio per trovare tempo e modo di mitigarlo”.
Il sindaco Precoma, interpellato sulla questione, ha spiegato che la vicenda è stata seguita dai tecnici del Comune di Caerano di San Marco in condivisione con i tecnici del vicino Comune di Montebelluna.
Tessariol sostiene che questa vicenda si inserisce in un quadro più ampio di richiesta d’attenzione in tema di sicurezza stradale che ha visto Azione chiedere appena un mese fa all’amministrazione comunale montebellunese di focalizzarsi su piste ciclabili e mobilità, citando il caso del prolungamento di una ciclopedonale a Contea, da via Cavarer fino alla rotatoria dove la strada prende il nome di via Callarga.
“Tutta l’area della frazione stretta tra la Bassanese e via delle Piscine – conclude Tessariol -, anche in ragione della presenza nel mezzo di una zona industriale, merita una valutazione d’insieme nel segno della messa in sicurezza dei pedoni, che frequentano numerosi le vie, e della circolazione dei mezzi. Si tratta forse di questioni dallo scarso appeal politico ma l’impegno su questi fronti fa la differenza per la qualità della vita delle persone”.
(Foto: Alberto Tessariol).
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