La minoranza abbandona il consiglio comunale prima della trattazione del Dup e del bilancio 2023. Sartor: “A volte bisogna inventarsi qualche scena”

Il gruppo di minoranza Amiamo Cornuda ha presentato un esposto, indirizzato al prefetto di Treviso Angelo Sidoti, al sindaco Claudio Sartor e al segretario comunale Enzo Spadetto sulla non validità delle delibere sul Dup (Documento Unico di Programmazione) 2023- 2025 e sul bilancio 2023 del Comune.

Nel consiglio comunale di giovedì 29 dicembre i consiglieri di minoranza hanno abbandonato l’aula proprio prima della trattazione degli ultimi due punti: il Dup e il bilancio 2023.

“Abbiamo abbandonato il consiglio – spiegano da Amiamo Cornuda – perché non tutta la documentazione ci è arrivata per tempo, tra l’altro la delibera principale è stata pubblicata il giorno prima del consiglio comunale e non abbiamo avuto la possibilità di visionare il parere del revisore dei conti in quanto non ci è stato inviato. Abbiamo letto un documento di contestazione e, dopo una sospensione di una quindicina di minuti del consiglio, il segretario ha deciso che si poteva proseguire”.

“L’assessore Erica Condio ha affermato che l’invio dei documenti via e-mail non è una prassi ma ‘una cortesia’ – continuano – e può dire questo perché non c’è nessun regolamento del consiglio comunale a Cornuda, grazie al disinteresse dell’assessore che si era impegnato in consiglio comunale, un anno e mezzo fa, a portarlo in discussione nella commissione statuto e regolamenti in tempi brevi. Ci sorge un dubbio: la mancanza di un regolamento del consiglio comunale a chi giova?”.

La minoranza ha spiegato che, dopo aver abbandonato l’aula, in 17 minuti il sindaco ha liquidato il documento di programmazione e il bilancio 2023 senza le relazioni degli assessori e senza accennare agli emendamenti di Amiamo Cornuda, che sono stati pubblicati anche nei social.

“Avremmo voluto porre queste domande a sindaco e assessori – proseguono i consiglieri di minoranza -: saranno mai presentati ai cornudesi i progetti del nuovo polo scolastico? Quando inizieranno i lavori dello stesso? Basteranno i due mutui da 2 milioni e 900 mila euro e 2 milioni di euro? La rata annua dei mutui che passerà da 170 mila euro a 475 mila euro durerà fino al 2050? Quando inizieranno e come saranno gestiti i lavori in programma di via Matteotti sul Rù Nero, di via 8/9 Maggio 1848 e San Vettore sulla fognatura e acquedotto, del Palapace con efficientamento energetico, i due stralci del polo scolastico e tutte le opere minori che fanno parte dell’ordinaria manutenzione, vista la carenza di personale all’ufficio tecnico?”

Le domande della minoranza, il cui elenco è stato pubblicato nella pagina social del gruppo, sono molte e spaziano dal futuro del magazzino ferroviario al mercato agricolo in piazza Giovanni XXIII.

“L’immagine di Cornuda si sposa bene con quella dell’albero di Natale in piazza Giovanni XXIII – concludono -, che ha fatto mostra di trascuratezza e abbandono. Manca un anno e mezzo al termine del mandato e i conti son presto fatti, basta guardarsi attorno e tirare le somme”.

Il sindaco Sartor ha replicato dicendo che alle considerazioni fatte dai consiglieri comunali di Amiamo Cornuda è stata data risposta durante il consiglio comunale, e che pertanto non si ravvedono gli estremi scritti nell’esposto.

“Il bilancio era stato visto in commissione e pertanto erano noti gran parte dei contenuti – sottolinea il primo cittadino di Cornuda – Il Dup è stato rivisto per permettere una facile lettura. Credo che il tentativo del gruppo di minoranza sia quello di mascherare una non preparazione e qualche mancanza di troppo in consiglio. Nel teatrino della politica a volte bisogna inventarsi qualche scena”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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