Un viaggio studio nelle Langhe, denominato Cantine d’autore, per carpire i segreti dell’accoglienza enoturistica. Protagoniste dieci aziende agricole trevigiane impegnate nella valorizzazione delle Colline del Prosecco diventate patrimonio dell’umanità. Così ha preso il via il progetto di Coldiretti Treviso “Tutelare e promuovere il territorio Unesco”, sostenuto dalla Camera di Commercio di Treviso – Belluno Dolomiti.
“Si tratta di una progettualità che prevede una serie di azioni qualificate per portare la consapevolezza nelle aziende agricole della Marca Trevigiana delle potenzialità del riconoscimento Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e più in generale dell’importanza dell’accoglienza e della gestone dell’ospite che vale per tutta l’area agrituristica della Marca trevigiana – sottolinea Luca Colussi di Coldiretti Treviso – Partendo dalle buone prassi, che costituiscono uno strumento concreto per confrontarsi con chi ha già vissuto questa esperienza, il progetto è decollato con una visita studio nei territori delle langhe tramite una serie di incontri di approfondimento con gli attori della promozione di un territorio che presenta similitudini importati con le nostre colline”.
Il viaggio studio “Cantine d’autore”, conclusosi in questi giorni, ha visto la partecipazione di dieci aziende trevigiane impegnate in interessanti gli incontri con Guido Cerrato, componente della commissione nazionale UNESCO e direttore dell’Associazione per i paesaggi vitivinicoli delle Langhe, con Stefano Mosca, presidente dell’Ente fiera d’Alba, con la visita al ViMu museo del vino di Barolo ed al castello di Grinzane Cavour.
Nella tre giorni, inoltre, sono stati significativi i confronti tra imprenditori del sistema enoturistico. Le cantine trevigiane partecipanti hanno potuto confrontarsi con tre cantine della zona di produzione del Barolo e del Barbaresco per comprendere come questo territorio, già affermato e conosciuto per la qualità e storicità dei vini, ha avuto un ulteriore ampio e sinergico impulso di sviluppo a seguito del riconoscimento UNESCO.
“Le temute limitazioni ed i vincoli paesaggistici a distanza di circa dieci anni dal riconoscimento hanno dimostrato di essere delle grandi opportunità di attrazione verso turisti qualificati che cercano una destinazione turistica e dei prodotti molto definiti nella sfera del turismo enogastronomico, identificando questa area come luogo di grande qualità per i prodotti, vini e territorio – continua Colussi – Le cantine rappresentano uno strumento strategico di promozione del territorio ed il progetto condotto da Coldiretti Treviso con il supporto della Camera di Commercio di Treviso – Belluno Dolomiti mira proprio alla crescita professionale e culturale delle realtà imprenditoriali agricole che sempre più si trovano ad essere componente attiva del sistema turistico.
Ecco le aziende trevigiane protagoniste di Cantine d’autore: Gallina Loris, Gallina Claudio, floret silva di Orsato, Tolardo Severino di Tolardo Francesco Ermanno, Vigneto Vecio di Miotto Silvio & c., Sandrin di Stramare Antonella, Enotria Tellus di Lucchese Fabio, Bianco Maria Teresa, da Paradiso dei f.lli Bortolazzo.
Queste realtà ora proseguono il precorso previsto dal progetto con una serie di consulenze aziendali e momenti di formazione specifica finalizzate alla comprensione su come poter strutturare, organizzare e promuovere l’attività di enoturismo in modo professionale e secondo i presupposti della normativa nazionale che dal 2019 ha previsto ed autorizzato l’accoglienza in cantina con le attività di visita ai luoghi di produzione e trasformazione, i momenti culturali per conoscere e valorizzare le produzioni vitivinicole tipiche del territorio, la possibilità di gestire le degustazioni guidate in modo professionale da parte del personale aziendale anche con l’accompagnamento di assaggi di prodotti tipici locali.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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