Ponte della Priula, recuperato dai pastori l’agnellino smarrito nella zona del “Parco Aquiloni”

Lieto fine per la storia dell’agnellino ritrovato questa mattina, giovedì 16 aprile 2020, in mezzo ai rovi vicino al Piave a Ponte della Priula.

A segnalare il ritrovamento nel gruppo Facebook “Sei di Ponte della Priula se…” è stato il signor Gianmarco Zamperla, lavoratore nel campo degli spettacoli viaggianti, membro di una storica famiglia di giostrai che ha portato le giostre nella frazione di Susegana circa 40 anni fa.

L’uomo, che ha un magazzino proprio vicino alla zona dove si era perso l’agnello, nei pressi del “Parco Aquiloni”, stava andando a fare la spesa quando ha sentito un suono che, inizialmente, pensava provenisse da un bambino.

Avvicinandosi al luogo dal quale proveniva il “pianto”, il signor Zamperla si è imbattuto in un piccolo agnello, incastrato tra i rovi vicino all’alveo del fiume.

L’istinto è stato subito quello di accarezzare la bestiola, con l’obiettivo di tranquillizzarla, ma dopo pochi istanti, comprensibilmente spaventato, il piccolo agnello è scappato via.

L’uomo, dopo aver fotografato l’animale, ha subito pubblicato un post nel gruppo “Sei di Ponte della Priula se”, attivando diversi cittadini che hanno cercato di capire se l’agnellino provenisse da qualche gregge presente in queste giornate nel Comune di Susegana.

Proprio mentre era impegnato a leggere i vari consigli che arrivavano dalle persone preoccupate per la sorte dell’agnello, il signor Zamperla ha visto avvicinarsi degli uomini della polizia locale, convinti che avesse violato le disposizioni sugli spostamenti per evitare la diffusione del Coronavirus.

Proprio quando stava spiegando ai vigili di essersi imbattuto nell’animale mentre andava a fare la spesa, ecco arrivare dei pastori con un furgone.

I pastori, che in questi giorni si trovavano in zona con il loro gregge, avevano evidentemente perso il piccolo agnellino che, ora, è al sicuro con le altre pecore.

Una bella storia nella quale, oltre alla felicità per essere riusciti a “salvare” il piccolo agnello, per una volta si può vedere come i gruppi social possano anche essere utilizzati per informare la popolazione e risolvere dei problemi.