L’olio di Crespignaga trionfa anche a livello mondiale: Callegari medaglia d’oro a “Oli del mondo AVPA” a Parigi

Sulla parete del frantoio di Michele Callegari, in via Sanzio, non c’è più spazio per gli attestati, così l’olivicoltore ha dovuto passare alle medaglie: nella giornata di giovedì 15 dicembre, il produttore maserino ha ritirato a Parigi la medaglia d’oro dell’AVPA “Oli del mondo”, un concorso internazionale che valuta ogni anno oltre 400 etichette provenienti da una ventina di Paesi in tutto il pianeta. Il concorso è organizzato in due sezioni distinte: gli oli d’oliva, con varie categorie, e gli oli di semi e di noci.

“È indimenticabile posizionarsi così, – commenta quasi commosso Callegari, – dire “medaglia d’oro a livello mondiale” mi fa venire i brividi dall’emozione. Siamo partiti da pochi anni e già siamo riusciti a raggiungere questo livello. E ancora una volta non è un premio che va soltanto a me, è un premio che va all’olio di Maser in generale. Mi fa pensare che questa eccellenza possa davvero distinguersi a livello internazionale: che possa diventare una nicchia di prestigio e che si possa far riconoscere anche per questo. Quello che è importante è però fare gruppo tra noi produttori”.

Callegari lavora su circa 1200 olivi di proprietà, ma ne cura altri 800 in affitto: di questi ultimi, molti sono in collina e, senza un corretto mantenimento, potrebbero morire. Il problema è infatti che alcuni dei più antichi oliveti di collina sono gestiti da persone anziane, che non riescono più a prendersene cura. La preoccupazione di Callegari è proprio che i più giovani rappresentanti del settore dell’olio, giustificati anche dai costi proibitivi dell’olivicoltura eroica, abbandonino le colline per dedicarsi alle varietà di pianura, che sono sicuramente più facili da lavorare.

“Gli ulivi di quest’area sono nati in collina ed è importante mantenerne la tradizione a qualunque costo – commenta. – È vero che c’è anche chi dice che siamo troppo cari, che il nostro olio costa troppo, ma poi a dire il vero gli stessi li vediamo ritornare al frantoio per comprarne altro”. Callegari ha riscontrato un’ottima annata a livello qualitativo, con un sapore pienamente amaro e piccante.

Vince un produttore, ma con lui vince anche chiunque produca olio nei Colli Asolani e, in particolar modo, a Maser: un’eccellenza che anche grazie a queste partecipazioni e a queste vittorie viene sempre più riconosciuta nel mondo. Nessun spazio all’invidia tra oliveti, quindi, ma via libera alla collaborazione tra i produttori, che quest’anno finalmente si sono visti riconoscere un lavoro che si mantiene sempre più difficile, combaciando la natura dell’ulivo con gli effetti del cambiamento climatico.

“È motivo di orgoglio per tutta Maser – conferma il sindaco di Maser, Claudia Benedos. – L’azienda Callegari è una piccola produzione d’eccellenza condotta con tanta passione e capacità innovativa che contribuisce a promuovere il nostro territorio nel mondo. Lo consideriamo quindi come un successo per Maser e tutte le frazioni.

(Foto: Michele Callegari).
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