Grande festa lo scorso 14 dicembre agli Istituti San Gregorio di Valdobbiadene per Roberta, ospite della struttura dal 1972.
Oltre ad una rappresentanza del personale sanitario e educativo, al presidente Alberto Prandin e al direttore Mauro Volpato, erano presenti anche Loredana, coordinatrice della comunità alloggio di base “La Casetta” durante gli anni di permanenza di Roberta, e il sindaco di Valdobbiadene Luciano Fregonese, che Roberta ha voluto fortemente tra i partecipanti.
Roberta, che lo scorso 7 settembre ha festeggiato 70 anni, è molto conosciuta in paese; si definisce una donna buona, forse un po’ permalosa ma sicuramente molto socievole.
Originaria di Semonzo di Borso del Grappa, quarta di cinque fratelli (3 sorelle e un fratello), ha avuto una storia caratterizzata da momenti difficili fin da piccola.
All’età di 7 anni, visto che la madre riteneva avesse problemi di apprendimento, è stata affidata all’Istituto Psico Pedagogico di Asolo.
A 13 anni ha perso la madre e a 17 è stata trasferita alla Fondazione Sacra Famiglia Onlus di Cesano Boscone, in provincia di Milano, dove è stata per due anni, quando ha deciso di scappare prendendo il treno per ritornare nel suo luogo natale.
Arrivata infatti a Bassano, ha incontrato per caso un conoscente che, con la corriera, l’ha riaccompagnata a casa della sorella Giuliana, a Borso del Grappa, con la quale ha vissuto fino al 1972 (la sorella nel ‘68 era diventata madre di un bambino, che ora è il parente con il quale Roberta ha più legami).
Quell’anno è stata accompagnata all’ospedale psichiatrico Sant’Artemio di Treviso con la scusa di una vista, ma lì rimane fino al 14 dicembre, giorno in cui viene trasferita alla Residenza Fabris di Valdobbiadene per l’accettazione e, nella stessa sera, trova accoglienza nella Residenza Piva, a quel tempo sedi distaccate dell’ospedale psichiatrico.
Durante questa permanenza ha lavorato, all’interno del progetto di terapia occupazionale “Ergoterapia”, nella lavanderia dell’Ulss guadagnando 270 mila lire al mese.
Nel 1978 dalla Residenza Piva viene spostata in Villa Lauri, dove è stata per 3 anni per poi tornare alla Residenza Fabris.
Lì è rimasta una decina d’anni, prima di essere trasferita nel 1991 nuovamente alla Residenza Piva e poi, nel 1998, sempre all’interno del Comune di Valdobbiadene, nella comunità alloggio di base “La Casetta”, a pochi passi dalla sua precedente dimora.
Di quel periodo Roberta conserva bellissimi ricordi nel suo cuore: le uscite, le vacanze termali, le crociere fatte nel Mediterraneo e in Grecia, le commissioni nel paese che le hanno permesso di farsi conoscere e ben volere da tutti.
Nel 2012 Roberta ha vissuto una grande tragedia: mentre è in macchina con la sorella Giuliana e il cognato, sono coinvolti in un incidente stradale.
Lei viene ricoverata per 9 giorni in ortopedia e, dopo pochi giorni dall’evento, la sorella, con la quale aveva un bellissimo rapporto, perde la vita (questo episodio la segna profondamente).
Nel 2014 Roberta viene trasferita nella Residenza per autosufficienti degli Istituti San Gregorio, il Meneghetti, dove si rende disponibile per gli altri ospiti e per il personale, offrendosi per commissioni in paese.
Dopo qualche anno, Roberta viene trasferita al Nucleo Balcon dell’attuale Residenza Santo Stefano, che accoglie persone anziane con discrete capacità residue e nel quale condivide la stanza con un’altra ospite.
Roberta ha una mente molto lucida, una memoria straordinaria, le piace chiacchierare e ricordare il passato, sia i momenti felici sia quelli più toccanti.
Conserva nei confronti degli Istituti e di tutto il personale che ha conosciuto in questi anni un grande affetto; il Covid ha un po’ segnato il suo essere uno “spirito libero”, ma spera che a breve si possa realizzare il suo sogno di fare un giro in gondola a Venezia sorseggiando un mojito.
(Foto: Istituti San Gregorio di Valdobbiadene).
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