“Questo Natale non sarà una festa uguale a quella degli anni scorsi. Sarà un Natale in cui un ottavo della popolazione Italiana è in povertà. Anche nel nostro Comune questa situazione l’abbiamo toccata con mano. Se un tempo non erano necessari i pacchi alimentari (per le famiglie bisognose ndr) nell’ultimo bando li abbiamo finiti tutti e abbiamo rifinanziato il capitolo. Le famiglie bisognose sono raddoppiate nel corso dell’ultimo anno”.
Risponde così il sindaco di Susegana Gianni Montesel alle critiche di chi accusa l’amministrazione di non aver pensato al Natale e di non aver messo né le luminarie né l’albero per creare l’atmosfera natalizia.
“Abbiamo tolto i quasi trenta mila euro destinati all’illuminazione natalizia per destinarli ad altri problemi, ben più gravi” aggiunge il primo cittadino spiegando che la decisione di non installare le luminarie è stata una scelta ragionata e che risale al mese di luglio. È in questo periodo che le varie amministrazioni prenotano l’affitto di luci e alberi in vista del Natale.
“Nel momento in cui sarebbe stato necessario prenotare l’affitto delle luminarie e dell’albero si parlava se spegnere o meno l’illuminazione pubblica. Non ci sembrava il caso”, precisa Montesel.
Nonostante ora la situazione sia leggermente migliorata, rimane comunque drammatica. “Basti pensare che nel 2023 è previsto un fabbisogno energetico di un milione e 200 mila euro – prosegue – a fronte di spese di 400 mila euro negli anni precedenti”.
Nonostante nella parte finale di quest’anno i costi si siano leggermente abbassati, rimangono “comunque al di fuori della nostra portata. Nel 2022 il Comune di Susegana ha sostenuto costi energetici per circa 900 mila euro“.
“Questa situazione – continua il primo cittadino – ci ha costretti a una serie di tagli e di incontri con varie associazioni sportive alle quali abbiamo chiesto di limitare il consumo energetico”.
I 30 mila euro risparmiati dalle decorazioni sono stati utilizzati dall’amministrazione per sostenere le scuole materne e le associazioni sportive e ricreative in difficoltà: “Mentre stavamo ragionando se mettere o meno le decorazioni, l’asilo aveva bisogno di fondi per pagare le bollette – precisa Montesel – siamo riusciti a dare loro 20 mila euro e in questo modo non hanno dovuto incrementare troppo le rette scolastiche”.
“Credo sia arrivato il momento di riportare il Natale ai vecchi valori – conclude Montesel – quello di quest’anno sarà un paese più spento e meno allegro ma sarà un paese più cosciente e che ha realizzato una parte sociale aggiuntiva. Consci di questo diciamo che abbiamo spento le luci ma abbiamo acceso le nostre idee”.
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