La città di Belluno è costellata di bellezze che non sempre è immediato scoprire, nemmeno per chi vi abita: antichi palazzi, chiese maestose, edifici nei quali hanno soggiornato personaggi illustri. Centinaia di storie e segreti in attesa dietro a porte, muri e finestre che rimangono chiuse da secoli, o che vengono ignorate nella loro nuova quotidianità cittadina.
Chi sapeva, per esempio, che il seicentesco Palazzo Crotta, in piazza, era stato il comando militare e amministrativo della città? E che da via Lungardo, oltre che da altri punti, è possibile vedere l’ultimo elemento architettonico superstite dell’antica cinta muraria di Belluno?
Il progetto “Carto”, sviluppato dall’assessorato alla cultura, dall’Ufficio cultura turismo e sport con la collaborazione del Sistema informativo territoriale, riprende un’idea del Rotary Club di Belluno risalente al 2013 e, attraverso la collaborazione dello stesso club, propone un sistema di orientamento culturale all’interno della città che mette al centro i siti ritenuti d’interesse storico dal punto di vista turistico.
A Belluno era già presente un portale cartografico dal 2006, dotato di circa duecento livelli informativi e trenta sezioni, ma la possibilità di interagire con le informazioni contenute nel portale consentirà una maggiore facilità di fruizione. Attraverso il portale del Comune, infatti, cliccando nella categoria “Vivere” e poi cercando tra le opzioni il nome del progetto è possibile accedere a una cartina interattiva che riporta cento località interessanti, sessantuno delle quali si trovano in centro storico. Con il cursore è possibile muoversi e ingrandire le sezioni della cartina, in modalità responsive (quindi anche sullo smartphone).
L’interfaccia semplice consente all’utente non soltanto di vedere la posizione del sito d’interesse, ma di approfondirne la storia: i testi sono disponibili anche in inglese. In più, il portale segnala all’utente dei percorsi tematici che attraversano la città mostrandone un aspetto in modo approfondito: il Percorso degli Zattieri (divenuti recentemente patrimonio Unesco), Percorso del Novecento, Percorso Dino Buzzati, Percorso Dolomiti e Percorso Sebastiano Ricci. Non soltanto palazzi cittadini: all’interno della cartina è possibile approfondire anche gli edifici religiosi, con attenzione anche alla periferia della città.
“Questa è una forma innovativa attraverso cui il cittadino potrà conoscere meglio le ricchezze di questa città – ha affermati l’assessore Raffaele Addamiano alla conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Rosso -. Trovo questa iniziativa molto significativa: ormai il turismo culturale va in questa direzione. La prima parte avrà sicuramente successo, ma nulla vieta di proseguire questo progetto: in fondo le attrazioni in questa città sono ben più di cento”.
“È un passaggio importante per l’offerta culturale della nostra città e ne siamo entusiasti” ha commentato il sindaco Oscar De Pellegrin, ringraziando sentitamente l’Ufficio cultura, turismo e sport nelle persone di Alessia, Nunzia e Laura per aver portato avanti l’iniziativa.
“Questo progetto rappresenta uno sviluppo turistico e culturale adeguato a questi tempi – ha affermato il presidente del Rotary Club Belluno Giancarlo Zanchetta – a confermarlo saranno i numeri delle visite che faremo attraverso questo sistema”.
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