Morto intorno all’anno 100 d.C., Papa Clemente è venerato come santo e martire sia dalla Chiesa cattolica che da quella ortodossa. Della vita di questo pontefice si sa ben poco. Gli studi più recenti sembrano confermare la sua discendenza da una famiglia di origine ebraica, e che abbia fatto parte come liberto ebreo della casa di Tito Flavio Clemente, martirizzato da suo cugino e imperatore Domiziano (81-96 d.C.).
Secondo una leggenda, riportata negli Acta Sanctorum (una raccolta della vita dei santi del XVII-XVIII secolo), durante l’impero di Traiano (98-117) Papa Clemente fu condannato all’esilio in Crimea e costretto ai lavori forzati nelle miniere, dopo la sua attività apostolica nei ranghi più alti dell’aristocrazia romana. E il suo fervore missionario tra i soldati e i compagni di prigionia fu proprio una delle cause che lo portarono al martirio. Dalla Crimea il santo fu sepolto nella Chiesa di San Clemente, a circa 300 metri al di là del Colosseo. La Chiesa Cattolica celebra la sua memoria il 23 novembre, data nella quale avvenne proprio la sepoltura del santo nella città eterna.
L’unica fonte attendibile che abbiamo su San Clemente, è che egli fu l’autore di una famosa “Lettera ai Corinti”, redatta intorno al 96 a nome della Chiesa di Roma per porre fine ai disordini d’autorità avvenuti nella Chiesa di Corinto, dove alcuni sacerdoti erano stati deposti da alcuni contestatori.
Clemente insisteva fermamente, a nome degli Apostoli, affinché i sacerdoti fossero reinseriti nelle loro cariche e i legittimi superiori fossero obbediti. L’efficacia di questo appello è notevole e offre una delle prime testimonianze dell’autorità e del prestigio della Chiesa di Roma. La “Lettera” infatti fu tenuta così in alta considerazione che, ancora nel corso del VI secolo, nella città greca veniva letta insieme con il Vangelo.
L’attuale Basilica di San Clemente al Laterano (Roma) è frutto di numerose ricostruzioni nel corso dei secoli. Possiamo dire che è essa composta da “tre strati” di diverse epoche: la basilica attuale del XII secolo, la Chiesa del IV secolo, costruita sotto il pontificato di Papa Sirico (384-399), e la parte più antica risalente a delle costruzioni del I secolo d. C.. Come detto, la basilica ricostruita interamente nel XII secolo, unendo il Colosseo con il Laterano, custodisce la memoria di San Clemente, seppur adombrata dalle scarse fonti storiche. Questa rappresenta una chiara testimonianza della tradizione ecclesiale e una prima manifestazione del primato della Chiesa Roma che assumerà maggior potere solo a partire dal IV secolo d.C. con l’avvento dell’imperatore Costantino.
(Foto: web).
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