“Vicini ai nostri produttori di fiori e di piante in un momento in cui le loro aziende sarebbero state il serbatoio verde per le famiglie e non solo”.
Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso, interviene a sostegno delle 300 realtà florovivaistiche della Marca trevigiana all’indomani del chiarimento del Governo sul via libera alla vendita di piante e fiori in supermercati, mercati, punti vendita e vivai.
Coldiretti era intervenuta nei confronti del premier Giuseppe Conte per ottenere la precisazione che “la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti, ammendanti e di altri prodotti simili è consentita.
Nella nota – sottolinea la Coldiretti – si precisa che “l’art. 1, comma 1, lettera f), del Dpcm del 22 marzo 2020 ammette espressamente l’attività di produzione, trasporto e commercializzazione di “prodotti agricoli”, consentendo quindi la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti etc”.
“Peraltro – continua il testo – tale attività rientra fra quelle produttive e commerciali specificamente comprese nell’allegato 1 dello stesso Dpcm “coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali”, con codice Ateco “0.1.”, per le quali è ammessa sia la produzione sia la commercializzazione”.
“Deve conseguentemente considerarsi ammessa – si conclude – l’apertura dei punti di vendita di tali prodotti, ma in ogni caso essa dovrà essere organizzata in modo da assicurare il puntuale rispetto delle norme sanitarie in vigore”.
“Lanciamo ora un appello alla grande distribuzione, ai mercati e a tutti i punti vendita aperti affinchè promuovano la vendita di fiori e piante Made in Italy” – afferma il presidente della Coldiretti di Treviso, Giorgio Polegato – nell’invitare i cittadini a mettere fiori e piante nei propri giardini, orti e balconi come segno benaugurante della primavera che segna il momento del risveglio con la mobilitazione #balconifioriti.
(Fonte: Coldiretti Treviso).
(Foto: web).
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