Mancano pochissime ore all’inizio dei Mondiali di calcio in Qatar, i primi in un Paese arabo e anche i primi ad essere disputati nel periodo invernale. Seppur tra molte polemiche, alle 17 ora italiana di oggi domenica il fischio d’inizio dell’arbitro vicentino Daniele Orsato darà il via al torneo iridato con il match tra la nazionale ospitante e l’Ecuador.
L’Italia – come ormai noto – non si è qualificata per il campionato, ma il nostro Paese, e la Marca trevigiana in particolare, è stata comunque ben rappresentata durante la realizzazione degli stadi dove si sfideranno i migliori giocatori al mondo.
Il famoso stadio a vela Al Janoub di Doha è stato infatti realizzato dalla Maeg di Vazzola. Lo stadio “debutterà” martedì 22 novembre per la partita tra Francia e Australia e nello stesso campo giocheranno anche poi Svizzera, Camerun, Tunisia, Serbia, Danimarca, Ghana e Uruguay.
“Per quest’opera abbiamo trasferito a Doha per 18 mesi squadre di nostri specialisti, in tutto 150 tra operai e tecnici – spiega il presidente di Maeg, Alfeo Ortolan – e la struttura in acciaio è stata prima fabbricata e premontata nei nostri stabilimenti in Veneto, poi trasportata e installata sul posto da maestranze esperte. Tutte e soltanto dipendenti nella nostra azienda”.
Al Janoub, con i suoi 40 mila posti, si ispira alle tipiche imbarcazioni arabe a vela “Dau”, utilizzate per attraversare il Golfo Persico. L’immagine dell’opera ha fatto il giro del mondo proprio per la sua elegante forma realizzata con una copertura rigida e leggera: un anello che si suddivide in due gusci simmetrici composti da tre conchiglie.
Un’apertura al centro del tetto retrattile, che si avvolge su se stesso all’interno di una struttura chiamata “garage”, assicura un maggiore controllo della temperatura durante le manifestazioni, viste le condizioni climatiche del Paese.
I lavori, iniziati nel 2016 e conclusi nel marzo 2019, comprendevano progettazione, finitura e posa in opera delle strutture metalliche di 7.500 tonnellate di acciaio, per un valore di 39,7 milioni di euro.
(Foto: Maeg Vazzola).
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