Veneto, rinviata la 54esima edizione del Vinitaly: manifestazione in programma dal 18 al 21 aprile 2021

Quest’anno Vinitaly non si farà: è quanto deciso dal consiglio di amministrazione del gruppo Veronafiere, riunitosi in una seduta straordinaria nella giornata di oggi, lunedì 23 marzo.

È la prima volta che la tradizionale kermesse, dedicata al mondo delle bollicine e giunta alla 54esima edizione, salti e per ripopolare i padiglioni di Veronafiere bisognerà attendere il 2021, precisamente dal 18 al 21 aprile.

“Il perdurare dell’emergenza Coronavirus a livello nazionale, – spiega il presidente di Veronafiere Maurizio Danese – con il susseguirsi dei decreti urgenti della presidenza del Consiglio dei ministri e la più recente propagazione dello stesso a livello europeo, e non solo, hanno reso improcrastinabili alcune decisioni”.

“Per tali ragioni, – prosegue Danese – il consiglio di amministrazione ha deliberato oggi in merito a molteplici aspetti essenziali per il proseguimento dell’attività del Gruppo. Fra questi, la ridefinizione di obiettivi, strategie e investimenti per la messa in sicurezza dei prodotti, della propria clientela e del business dei settori correlati”.

Occorre ricordare – conclude il presidente – che questa situazione complessa ha avuto un impatto dirompente anche sull’industria fieristica europea. Ad oggi, sono oltre 200 le manifestazioni sottoposte a revisione di calendario, con una perdita complessiva che sfiora i 6 miliardi di euro e 51 mila e 400 posti di lavoro a rischio, senza considerare l’indotto e la perdita di 39 miliardi di euro di export“.

In una prima battuta, la decisione era stata quella di far scivolare l’appuntamento da aprile a giugno, con la speranza di poter salvare una rassegna tanto attesa dai produttori, e non solo.

Ma considerato il perdurare dell’emergenza, i produttori stessi, secondo quanto riportato da Confagricoltura Treviso, avevano richiesto la possibilità di rimandare tutto alla prossima annata, visto il rischio oggettivo di non poter rientrare di tutte le spese sostenute per la partecipazione alla manifestazione.

Una richiesta di spostamento fatta con la consapevolezza di dover mantenere “le prenotazioni e gli accordi finanziari con gli espositori per l’edizione 2020”.

Ora, la condizione sanitaria globale che ha di riflesso congestionato anche il settore economico in toto, ha condotto verso una inevitabile decisione di rinvio.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Vinitaly).
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