Montebelluna, Auditorium gremito per l’incontro sulla salute mentale. La psichiatra: “Le famiglie hanno un valore terapeutico enorme”

Auditorium della biblioteca gremito mercoledì sera a Montebelluna per l’incontro dal titolo “La salute mentale: una nuova emergenza?” organizzato da Rotary Club e Rotaract Club di Montebelluna, PSI.VE – Società Italiana di Psichiatria (Sezione Veneta) e da Odv “La voce di Elisa” con il patrocinio della Città di Montebelluna.

La nutrita presenza di pubblico testimonia il grande interesse che l’Alta Marca trevigiana riserva ai temi della prevenzione e della cura del disagio mentale, con un’attenzione particolare alla situazione giovanile dopo l’incubo del lockdown.

Alla serata, presentata dal docente e consulente Luca Marcolin e dallo psicologo e psicoterapeuta Cristian Nelini, hanno partecipato molti insegnanti e diversi rappresentanti delle amministrazioni dei Comuni del territorio e delle associazioni locali.

Il tema della salute mentale è stato affrontato attraverso il raccordo di un progetto territoriale, il “Progetto Giovani” del Comune cuneese di Savigliano (programma di intervento precoce in età adolescenziale e giovane adulta del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl CN1, che da anni lavora sul territorio dell’Asl CN1.), e la presentazione del libro “Noi Voci Invisibili”.

Dopo i saluti del presidente del Rotary Club Montebelluna, Silvia Bordignon, e dell’assessore alla cultura Maria Bortoletto, che ha ringraziato anche il parroco monsignor Antonio Genovese per la sua presenza, è intervenuto il dottor Giuseppe Salce, direttore dell’unità di Psichiatria di Asolo, che ha parlato della salute mentale in generale, chiarendo alcuni aspetti terminologici e sottolineando come l’uso di sostanze, che purtroppo è in aumento anche in questo territorio, incida in modo significativo quando si parla di questi argomenti.

“Abbiamo strumenti che spesso non sono adattati alle nuove esigenze e alle patologie emergenti – ha evidenziato il dottor Salce – La psichiatra non si può fare carico da sola della salute mentale”.

La dottoressa Mara Barcella, psichiatra del Centro di Salute Mentale di Savigliano e vice-presidente dell’Odv “La voce di Elisa”, ha parlato dell’importanza della prevenzione nei ragazzi per intercettare e aiutare per tempo i giovani che presentano problematiche gravi. “Le famiglie hanno un valore terapeutico enorme – ha affermato la dottoressa Barcella -. Negli interventi di prevenzione primaria abbiamo anche l’educazione al benessere psichico”.

Toccante la testimonianza di Maurizio Schininà e della moglie Antonia Bassignana che hanno presentato il libro “Noi Voci Invisibili” di Elisa Schininà (loro figlia), giovane donna a cui era stato diagnosticato un disturbo bipolare e della personalità all’età di 29 anni e che ha deciso di porre fine alla sua esistenza.

“Dobbiamo combattere il pregiudizio – ha detto Antonia – perché, quando affrontiamo il tema della salute mentale, in molti pensano ad una patologia che non ha la medesima dignità delle altre, come se ci fosse una gerarchia tra malattie. Se hai un braccio rotto lo vedi mentre la malattia mentale è subdola. Spesso si sente il peso dello stigma sociale. Dobbiamo parlare di questi temi il più possibile perché, se ne discutiamo, gli stessi assumono una dimensione diversa. Dobbiamo creare una cultura sulla salute mentale”.

“Cambiamo il nostro modo di pensare nei confronti della salute mentale – ha aggiunto – perché parliamo di uomini, donne e ragazzi che hanno un profondo dolore. Apriamo la mente per essere, come diceva mia figlia, ‘le persone che mi interessa avere nella vita’”.

Durante la serata si è parlato dell’importanza di farsi aiutare dagli specialisti quando si hanno problemi di questo tipo e dell’insufficienza di psichiatri anche in questo territorio.

“La Voce di Elisa” è un’organizzazione fondata da medici, psicologi, educatori, infermieri e assistenti sociali, con il supporto di genitori e volontari, e la sua attività è indirizzata alla prevenzione del disagio psicologico e delle patologie psichiatriche nei giovani.

Il libro “Noi, Voci invisibili” nasce dall’esigenza di Elisa di gettare luce sull’oscurità della sua condizione e di quella di tantissimi altri giovani come lei. Il libro era stato auto-pubblicato nel 2021 e ora, per dare completezza al progetto, è stato pubblicato integralmente da Le Château edizioni con l’aggiunta della parte inedita dal titolo La Fenice.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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