“Adotta un albero”, anche il comando provinciale dei Vigili del fuoco aderisce al progetto verde del Comune. Manera: “In tre anni 400 piante donate ai trevigiani”

L’amministrazione comunale di Treviso ha donato sei giovani olmi al Comando provinciale dei Vigili del fuoco, che li ha messi a dimora nel piazzale antistante la caserma di via Santa Barbara.

Gli ultimi due sono stati piantumati ieri, martedì 8 ottobre, dall’assessore all’ambiente Alessandro Manera e dal comandante Giuseppe Costa, nel corso di una cerimonia a cui hanno assistito i pompieri e la stampa. Occasione che è servita a Manera per fare il punto sull’iniziativa “Adotta un albero”, lanciata nel 2019 dalla giunta Conte e in cui rientrano gli olmi donati ieri. Il progetto del Comune, che così vuole incentivare una città sempre più verde, ha visto un’ampia adesione di privati cittadini e la collaborazione di istituzioni pubbliche, tra cui il Comando provinciale dei Vigili del fuoco. In tre anni sono state 400 le piante donate dal Comune ai trevigiani che lo hanno richiesto.

L’assessore Manera è reduce dall’incontro che lunedì si è svolto a Roma per la presentazione del rapporto “Ecosistema Urbano 2022”, pubblicato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore. In questa speciale classifica Treviso è risultata la sesta città ecosostenibile d’Italia. “Uno dei dati che ci ha fatto guadagnare questa posizione, considerando che l’anno scorso eravamo noni e pochi anni fa ventiquattresimi, è stato proprio il fatto che, in un anno, siamo passati da 22 alberi ogni cento abitanti di Treviso a 44 alberi”, spiega l’assessore all’ambiente, “Non stiamo parlando della siepe davanti a casa o dell’albero che ci tocca abbattere perché malato, ma è l’assieme di questa forestazione diffusa che stiamo facendo con parchi urbani e boschi periurbani. E i numeri di Legambiente ci hanno premiato. Io ne vado particolarmente fiero, perché se esiste una cosa democratica in generale è l’ambiente, e particolarmente la piantumazione degli alberi. L’ossigeno che producono non è legato a chi li mette, ma è una cosa collettiva”.

Obiettivo dell’iniziativa “Adotta un albero” è ottenere risultati concreti per la riduzione del rumore, l’assorbimento di anidride carbonica e il miglioramento della qualità dell’aria. Tutte le piante sono state geo-localizzate, per verificare in quali zone della città sono state poste e consultare le schede delle stesse. Le specie adottate dai trevigiani sono l’acer campestris, il pero comune, il rovere (quercus petraea), il quercus ilex (cespuglio), il pruno, il frassino, l’olmo, il salix viminalis, il carpinus betulus (cespuglio), la tilia hybida argentea e il biancospino.

Nella scelta sono state preferite le specie autoctone che presentano un ottimo coefficiente di mitigazione ambientale. “Io sono convinto che questa è la strada per ridurre il tasso di inquinamento della nostra area”, ha proseguito Manera, “Le prime due città d’Italia ecosostenibili, Bolzano e Trento, hanno dalla loro la qualità dell’aria che è indubbiamente migliore. Noi siamo in una posizione in cui c’è poca ventosità e, soprattutto lo vediamo negli ultimi sei mesi, una piovosità che non è più controllabile. Non possiamo fare niente per questo, ma dobbiamo lavorare sulla qualità dell’aria. Un altro dato che ci ha premiato è che in un anno abbiamo raddoppiato il chilometraggio delle piste ciclabili, oltre a piantare tantissimi alberi e ad avere promosso il bando caldaie, che anche questa volta è andato del tutto esaurito con l’ultima tranche di 60 mila euro di contributi, ma che potrà essere rifinanziato”.

“Abbiamo partecipato con soddisfazione a questo progetto”, è il commento del comandante dei Vigili del fuoco Giuseppe Costa, “anche perché noi, purtroppo, tocchiamo con mano cosa succede a seguito di alluvioni e frane. Sappiamo bene che gli alberi sono fondamentali, con le loro radici rendono più stabili i terreni. Quindi, anche sulla scorta di questi cambiamenti climatici, avere più alberi significa avere una stabilità del suolo quando ci sono piogge torrenziali. L’albero è fondamentale perché produce ossigeno, all’interno delle città con le sue foglie cattura le polveri sottili. Lo ribadisco: gli alberi rappresentano la vita per l’uomo”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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