Si chiude l’antica fiera di Santa Lucia. Quasi 500 figuranti tra arcieri, cavalieri e venditori ambulanti che hanno fatto rivivere la storia medievale della Marca

Grande presenza di pubblico per i due giorni “medievali” di Santa Lucia di Piave che si sono tenuti nel grande parco di fronte agli spazi dell’ex filanda.

Venditori di prodotti tipici, giocolieri, arcieri, falconieri e cartomanti tutti rigorosamente in abiti medievali hanno dato vita alla rievocazione della fiera di Santa Lucia che, secondo gli storici, si teneva già in epoca medievale.

I più felici di partecipare sono stati sicuramente i bambini che hanno potuto “toccare con mano” quanto accaduto in epoca antica. “È molto importante la presenza dei più piccoli sia durante la fiera sia all’interno della nostra associazione di cui fanno parte anche diverse famiglie – spiega il presidente del comitato Antica Fiera Aurelio Ceccon –  per tramandare le tradizioni e conoscere la nostra storia perchè è grazie al passato che possiamo guardare al futuro”.

Alle 14 uno dei momenti più importanti e significati del weekend. Il campo fiera si svuota e i quasi 500 figuranti si radunano in corteo al seguito dell’icona di Santa Lucia “scortata” da alcuni monaci incappucciati che la hanno mostrata a tutti i presenti. Al corteo hanno partecipato i reali dell’epoca arrivati in una carrozza ricostruita sui modelli arrivati fino a noi, i nobili e infine il popolo. 

“Questa due giorni è stata ricca di spettacoli – continua il Presidente – abbiamo chiuso in grande stile con quello dei cavalli e a seguire le fontane danzanti con musiche da film medievali che salgono fino a quasi 30 metri”. 

Se in questi due giorni l’atmosfera è stata quella tipica medievale e la rievocazione è riuscita alla perfezione lo si deve anche ai volontari del comitato antica fiera e alle oltre 40 t associazioni che gravitano attorno alla rievocazione che hanno permesso la presenza di quasi 500 figuranti. 

“Le difficoltà sono sempre state tante – precisa Ceccon – e sono aumentate dopo il covid. Quella di quest’anno è l’edizione numero 25 è la prima che si è svolta a pieno regime dopo la pandemia.  Tutti i risultati che otteniamo sono possibili lavorando tutto l’anno e un ringraziamento va a i nostri soci e al gruppo che ha lavorato 5 settimane per allestire questo campo”. 

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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