Il Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg Adami è il miglior spumante metodo charmat del Veneto; mentre la cantina Masottina di Castello Roganzuolo si aggiudica il secondo piazzamento nella stessa categoria con lo spumante RdO Levante 2021 Rive di Ogliano Docg extradry Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore.
Al terzo posto c’è la Cuvée del Fondatore Graziano Merotto 2021 Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Col San Martino Docg Brut. Le tre cantine dell’Alta Marca hanno concorso oggi all’assegnazione del Premio Fero – Miglior Vino Veneto 2023, attribuito da una giuria, composta da sommelier Ais e giornalisti del settore enogastronomico, riunita all’Hotel Ca’ Sagredo di Venezia in occasione della presentazione della guida online Vinetia.it, con cui l’Associazione Italiana Sommelier del Veneto seleziona i vini al top della regione.
La nuova edizione 2023, consultabile nel web da oggi, raccoglie le schede di degustazione di 3.717 vini di 541 produttori, tra cui anche quelli selezionati nelle precedenti edizioni. Tra queste eccellenze ne sono stati scelti i 21 finalisti, tutte produzioni che in guida hanno ottenuto 91 punti e più, tra cui la giuria (in cui era presente anche Sandro Camilli, presidente nazionale dell’Ais) ha scelto i vincitori delle sette categorie: metodo charmat, metodo classico, vini bianchi, vini rossi, vini rossi da invecchiamento, vini rosa e vini dolci.
Il podio della spumantizzazione charmat (autoclave) ha messo in luce la sapienza dei produttori della Denominazione “storica” Conegliano e Valdobbiadene. “Sono felicissimo di avere ricevuto questo premio. Fino ad oggi non sapevo per certo che avrebbe vinto il nostro Cartizze Dry, ma me la sentivo perciò sono corso a Venezia per assistere alla premiazione”, dice un raggiante Franco Adami, fino al 2011 presidente del Consorzio di tutela della Docg Prosecco, arrivato nella città lagunare direttamente dal Merano Wine Festival, dove è presente anche l’azienda vinicola di Vidor insieme alle più prestigiose cantine italiane.
Soddisfatto del risultato anche Graziano Merotto, storico viticoltore di Col San Martino, che ha dato il proprio nome alla Cuvée che ha conteso il primo posto al Cartizze Adami. Parla trevigiano, sebbene la vigna si trovi nella laguna veneziana, anche il secondo posto della categoria vini bianchi, assegnato al Venissa 2017, l’etichetta legata al wine resort e al ristorante stellato dell’isola di Mazzorbo gestito dal trentenne Matteo Bisol, figlio del fondatore Gianluca.
Nella stessa tipologia il primo posto è andato al Lugana Doc Riserva 2017 di Corte Sermana. Gli altri Premi Fero attribuiti dalla giuria sono: miglior vino rosa è il Keya 2021 Chiaretto di Bardolino DOC di Guerrieri Rizzardi; miglior vino rosso è il Borgo delle CasetteRiserva 2018 Colli Euganei Cabernet DOC de Il Filò Delle Vigne; miglior rosso da invecchiamento è il De Buris Riserva 2011 Amarone della Valpolicella Classico DOCG Tommasi; il titolo di “re” veneto del metodo classico è andato al Mat ’55 2013 di Pian delle Vette, cantina di Feltre.
Infine, il miglior vino dolce da dessert (ma soprattutto da meditazione, data l’intrigante piacevolezza) è il Gambellara Vin SantoDoc 2007 della vicentina Dal Maso. La consegna del Premio Fero 2023 chiude oltre un anno di lavoro dell’Ais Veneto, presieduta dal veneziano Gianpaolo Breda, per la realizzazione della guida ai vini della regione visibile nel portale Vinetia.it, coordinata da Giovanni Geremia.
“Abbiamo degustato oltre 2.000 vini di 340 aziende. La guida Ais è anche uno strumento di promozione turistica, consente di conoscere le eccellenze enologiche e gastronomiche del Veneto” ha detto il curatore. Il presidente Breda ha ricordato che il progetto editoriale dell’Associazione sommelier è completato da Vinetia Magazine, la rivista ufficiale del sodalizio, e dal volume Carnet di Viaggio, che racconta la regione attraverso i suoi terroir.
Oltre ai top “21” dei finalisti del Premio Fero, l’edizione 2023 di Vinetia.it ha assegnato altri riconoscimenti: 163 vini sono distinti dal simbolo dei 4 Rosoni, avendo meritato il punteggio più alto assegnato dal panel dei sommelier degustatori; 43 vini hanno ricevuto il Ducato, che premia il binomio alta qualità – prezzi vantaggiosi; infine 50 aziende vinicole si fregiano in guida del Premio Rialto, assegnato per le costanti performance di qualità nel produrre vini d’eccellenza.
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