Raccolta a mano delle olive per i ragazzi dell’AIPD sulle colline di Maser. Nei frantoi: “Annata non abbondante, ma di qualità eccellente”

La sezione trevigiana del’AIPD (Associazione Italiana Persone Down), con sede a Mareno di Piave, ha portato lo scorso fine settimana i suoi ragazzi e ragazze a raccogliere le olive: in collaborazione con Tapa Olearia e con l’amministrazione del Comune di Maser, l’iniziativa si è svolta tra gli ulivi di Ottorino Bittante. Con grande entusiasmo per un mestiere che chiede fatica ma dà soddisfazione, specie quando viene fatto interamente a mano, i ragazzi hanno prima raccolto le olive e poi hanno seguito tutto il processo di lavorazione, visitando il frantoio. Questi raccoglitori speciali, presenti in gran numero, provenivano dall’Alta Marca Trevigiana, sia dalla destra che dalla sinistra Piave: assieme a loro, per accoglierli a Maser, c’era anche l’assessore comunale Alida Vettoruzzo.

“Ho visto questi ragazzi di tutte le età lavorare con spensieratezza in un’atmosfera davvero di pace e serenità – commenta l’assessore Vettoruzzo, – E mi sono detta: quanto poco basta per creare anche a chi ha alcune disabilità un clima piacevole e stimolante. Così, portando anche il saluto del sindaco Claudia Benedos, ho parlato con il presidente dell’AIPD e ho promesso di coinvolgere i ragazzi anche per quanto riguarda la ciliegia, magari in occasione della prossima mostra. Ringrazio anche Ottorino Bittante che si è messo a disposizione anche questa volta”.

Come loro, sono molte le scolaresche che vengono in visita ai frantoi di Cavaso del Tomba e di Vittorio Veneto, gestiti da Tapa Olearia, anche grazie al percorso di comunicazione e promozione portato avanti dalle Pro loco e dalle amministrazioni comunali delle Città dell’Olio. Al Cerletti di Conegliano, per esempio, da ormai cinque anni si frangono le olive raccolte nei cortili della scuola, con grande partecipazione anche degli insegnanti.

La sinergia tra Comuni e Pro loco, in particolare, si è concentrata nella valorizzazione di un prodotto che non segna confini territoriali, ma che li rende meno evidenti: lo scorso fine settimana, per esempio, l’area dei Colli Asolani ha visto un’ampia partecipazione alle Camminate tra gli Olivi, da Maser ad Asolo, da Castelcucco a Monfumo, da Cavaso a Possagno. Il 26 e il 27 novembre, agli sgoccioli della produzione, Tapa Olearia ospiterà “Frantoi aperti” con assaggi e degustazioni dell’olio di quest’anno.

Tapa Olearia, che in questo momento è impegnata sia sul fronte operativo che su questa seconda funzione didattica della filiera, ha da poco inaugurato un’altra sede di cui sarà gestore: il frantoio comunale Caneva, in Friuli, ha aperto i battenti dopo un periodo in cui l’area non era riuscita a operare con una cooperativa. Nei giorni dell’inaugurazione, a Caneva si è registrata la presenza di ben 78 bambini provenienti dalle frazioni di Sarone e Polcenigo.

“I frantoi stanno andando bene. Stiamo lavorando fino alle dieci, undici di sera – spiega il presidente di Tapa Olearia Lino Talamini – Le olive sono di ottima qualità. Raramente c’è un anno senza olive con la puntura della mosca: invece si vede che quest’anno il caldo eccessivo ha fatto i suoi danni anche a quest’insetto. Le olive sono davvero belle e la resa è anche piuttosto buona perché il tempo asciutto di settembre e ottobre non le ha gonfiate d’acqua. La produzione invece è inferiore al 2020 quasi del 30%, ma nel 2020 avevamo avuto un’annata davvero abbondante, forse proprio straordinaria. Nel 2021 invece non abbiamo praticamente avuto olive, perché le piante sono andate sotto stress. I produttori stanno tendendo ad anticipare la frangitura, perché più l’oliva è matura meno si sente il gusto piccante e amaro, con una minore presenza di polifenoli e acido oleico, ovvero quelle sostanze che fanno bene alla salute”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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