Dalla sua Pieve di Soligo alla diocesi di Pozzuoli, che l’ha visto pastore per 12 anni: la salma del vescovo Silvio Padoin torna per sempre nella diocesi campana

Nel giorno del terzo anniversario della sua morte, la città di Pozzuoli e tutta la comunità diocesana hanno riabbracciato il loro amato vescovo emerito monsignor Silvio Padoin, nato a Pieve di Soligo, scomparso il 31 ottobre 2019 dopo breve malattia.

Per quasi tre anni, le sue spoglie mortali hanno riposato nella chiesetta di San Martino del cimitero di Pieve di Soligo, e da ieri 31 ottobre il feretro di Padoin è deposto nella chiesa Santissimo Corpo di Cristo adiacente la Basilica Cattedrale San Procolo martire in Pozzuoli.

“Al momento della morte, non si erano realizzate le condizioni per poter eseguire da subito il trasferimento della salma del vescovo a Pozzuoli – conferma l’arciprete di Pieve di Soligo monsignor Giuseppe Nadal -, e poi la vicenda covid ha costretto a rimandare l’estumulazione, fino ad oggi”. Di certo, ora diventerà perpetuo e tangibile lo straordinario legame di affetto che univa il vescovo Padoin alla sua Pozzuoli.

Alle 10 di ieri, lunedì 31 ottobre, la salma è giunta nel piazzale Sedile dei Nobili al Rione Terra di Pozzuoli, per poi essere portata in processione, accompagnata da sacerdoti e diaconi da lui ordinati, nella Basilica Cattedrale di San Procolo Martire, dove si è tenuta la messa, presieduta dal vescovo di Pozzuoli e di Ischia, monsignor Gennaro Pascarella, e concelebrata dal vescovo ausiliare, monsignor Carlo Villano. Dopo le celebrazioni, le spoglie di Padoin verranno custodite all’interno della chiesa cattedrale, così l’ex vescovo riposerà per sempre nella città che lo ha adottato e che non ha potuto “salutarlo” da vicino dopo la sua dipartita.

“La Chiesa di Pozzuoli attendeva con ansia il ritorno del vescovo Silvio, grata per aver profuso durante il suo ministero episcopale, il buon odore di Cristo” ha affermato il vescovo Pascarella.

Nato nel 1930 a Pieve di Soligo, monsignor Padoin fu ordinato sacerdote nel 1955 e lavorò a lungo in Vaticano nella Congregazione dei Vescovi, per poi essere eletto alla sede episcopale di Pozzuoli l’8 maggio 1993 e consacrato a giugno dello stesso anno da Papa San Giovanni Paolo II. Ha quindi guidato la diocesi flegrea per 12 anni, prima di essere nominato vescovo emerito il 2 settembre 2005.

La sua conduzione della Diocesi flegrea è stata caratterizzata da grande passione e una visione a 360 gradi dell’impegno cattolico e cristiano per la comunità di Pozzuoli, dove è stato amatissimo: tuttora è ricordato per la sua opera episcopale vissuta con entusiasmo e senza riserve a favore delle varie attività e iniziative, a partire dal seminario, e con un’attenzione umana verso tutti.

“La nostra è una terra bellissima – raccontava monsignor Padoin, parlando della Chiesa di Pozzuoli -. Quando vado al nord dico sempre che bisogna conoscere meglio la Campania e tutto il Sud. Spesso si hanno informazioni distorte. Invece qui ci sono tante cose belle, come i giovani. Il mio cuore è diviso a metà: amo la terra in cui sono nato e amo Pozzuoli, la diocesi più bella del mondo”.

(Foto: Diocesi di Pozzuoli).
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