La giunta comunale di Conegliano ha approvato il progetto per la realizzazione di una passerella ciclopedonale che collegherà le due sponde del fiume Monticano all’altezza delle Torri Verdi nell’ex area Zanussi, opera attesa da oltre un decennio la cui realizzazione si era fermata a causa del fallimento di Conegliano Iniziative Immobiliari Spa.
La costruzione della passerella rientrava infatti negli impegni presi dalla società nel contesto della riqualificazione dell’area ex Zanussi ed è sempre stata uno dei punti fondamentali del più ampio progetto della pista ciclopedonale sul canale Emanuele Filiberto che lambisce il lato sud del centro da ovest a est, realizzata dal comune nel 2012.
Mancando il collegamento tra le due sponde del Monticano l’uso della ciclopedonale è sempre stato un po’ scomodo per chi viene dal lato ovest, costretto a percorrere un lungo tratto di argine perpendicolare alla pista oppure ad immettersi in essa a metà di via Adolfo Vital.
Ora il comune ha preso in mano un progetto che prevede la realizzazione di una passerella più moderna rispetto a quella di Campolongo: lunga 38,27 metri e larga 2,60 metri, il passaggio sarà costruito in lamiera e avrà due punti luce alle estremità e corrimani con luce al led. Due rampe di accesso la collegheranno a via Settembrini, sulla sponda ovest, e via Fratelli Bandiera, sulla sponda est.
Sono previste anche decorazioni sui parapetti, incise al laser e consistenti presumibilmente in informazioni storico-culturali sulla città. Infine, i materiali scelti per la costruzione, acciaio corten e legno Iroko, non impatteranno visivamente con l’ambiente circostante e garantiranno una struttura resistente agli agenti atmosferici.
Il costo stimato per la realizzazione del progetto è di 365.000 euro, di cui una parte già finanziati dalla riscossione di una polizza fideiussoria legata alle opere pubbliche che dovevano essere realizzate nell’area ex Zanussi da Conegliano Iniziative Immobiliari Spa.
Per quanto riguarda la parte rimanente, l’amministrazione cercherà di reperire i fondi necessari in bandi regionali e nazionali per la realizzazione di opere a sostegno della mobilità debole.
(Fonte: Fabio Zanchetta © Qdpnews.it).
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