Splende di nuova luce la Cattedrale di Vittorio Veneto: l’intervento di restauro delle facciate e del campanile adiacente ha rinnovato completamente la chiesa più importante della Diocesi di San Tiziano, e ne ha riproposto l’aspetto originario.
Un’emozione non da poco ammirare ora il volto del tempio cenedese, cuore religioso del territorio tra Piave e Livenza, e il suo assetto cromatico delicato è una novità rilevante che di certo ammalia chi transita per piazza Giovanni Paolo I.
Visibilmente soddisfatto l’architetto Fabio Nassuato, incaricato per i lavori della chiesa: “La facciata che vediamo ora è quella del 1917 – spiega -: con le prime indagini e i sopralluoghi di verifica, le analisi accurate della stratigrafia, e incrociando pure i dati storici, avevamo da subito compreso che, con l’intervento di restauro, la Cattedrale avrebbe assunto un aspetto ben diverso rispetto a quello a cui eravamo abituati da decine di anni” (qui l’articolo).
“Le superfici erano rovinate dall’azione del tempo e da interventi non sempre corretti – prosegue Nassuato -. Grazie al ritrovamento di alcune tracce siamo riusciti a risalire all’aspetto originario della chiesa: la pietra, di una colorazione calda, accompagnava un intonaco della stessa tonalità, e la facciata presentava una cromia sostanzialmente unica, in cui gli elementi plastici come i capitelli, il frontone, il timpano e le lesene, creavano dei giochi d’ombra sulla superficie.
Tutto l’intorno del resto della cattedrale era trattato con la medesima tonalità: sul fronte nord abbiamo ritrovato la testimonianza della presenza di un intonaco a base di calce e marmorino, di cui abbiamo lasciato un riquadro, molto importante per l’intervento”.
“Oggi possiamo osservare una finitura molto delicata, morbida, con una leggera trasparenza – continua l’architetto -. Il lavoro è stato complicato, ma animato sempre dalla volontà di riproporre la finitura delicata che ora avvolge tutta la cattedrale: è stata molto importante ed efficiente anche la sinergia con la Soprintendenza e le varie maestranze”.
Nassuato ha operato con il collega architetto Pietro Beghetti, che ha seguito in parallelo i lavori (terminati) all’adiacente campanile che – dice Nassuato – “è stato tenuto di una tonalità diversa perché si tratta di un elemento architettonico distinto, anche dal punto di vista storiografico, pur nell’armonia complessiva”.
I tempi annunciati a inizio progetto sono stati perfettamente rispettati, complici anche le condizioni climatiche favorevoli: “Per quanto riguarda la Cattedrale – conclude Nassuato -, la facciata principale e le laterali nord e sud sono state completate. Stiamo ultimando l’intervento sulla finitura della sagrestia e della parte dell’abside e presumiamo che per l’inizio del mese di dicembre, meteo permettendo, avremo concluso l’intervento, nella piena osservanza dei tempi stabiliti”.
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