Scioperi spontanei sul territorio per combattere le conseguenze delle restrizioni nazionali. I delegati delle grandi industrie del territorio, Electrolux e Irca, ma si pensa saranno seguiti con effetto domino, scontenti per l’ultimo decreto del presidente del consiglio hanno deciso di incrociare le braccia, proclamando per domani lo sciopero di 8 ore.
Lo slogan “io resto a casa” deve valere anche per gli operai delle attività produttive secondo i delegati.
In Electrolux la Rs non ritiene sufficiente il decreto che sancisce la chiusura di tutte le attività escluse quelle produttive: “La Rs ritiene che vadano immediatamente interrotte le attività di produzione non necessarie, garantendo il reddito a lavoratrici e lavoratori con la cassa integrazione”.
“È una prima risposta al governo e confindustria per tutelare i lavoratori costretti a produrre in un ambiente comunque a rischio”.
Più drastici al gruppo Zoppas: “In questo momento delicato e alla luce di quanto affermato dall’organizzazione della sanità mondiale che ha ufficialmente dichiarato che siamo in piena pandemia riteniamo che serva urgentemente fermare tutte le attività comprese quelle produttive, non si può avallare una scelta di proteggere cittadini mentre per operai restano invariate le possibilità di contagio. Crediamo che tali misure siano insufficienti. Chiediamo a tutti di rimanere a casa senza se e senza ma”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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