Firmata l’ordinanza per il contenimento dell’inquinamento atmosferico: ecco le disposizioni valide fino ad aprile. A rischio i Panevin

Lunedì scorso 24 ottobre il sindaco Antonio Miatto ha firmato un’ordinanza che prevede fino al 30 aprile 2023 su tutto il territorio comunale di Vittorio Veneto nuove disposizioni per il contenimento degli inquinamenti atmosferici.

In base all’ordinanza la circolazione sarà vietata, nei giorni feriali – da lunedì a venerdì – dalle ore 8.30 alle 18.30 per i veicoli: auto di categoria M a benzina Euro 0 e Euro 1; auto di categoria M a diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2; veicoli commerciali di categoria N (N1 e N2) a benzina Euro 0 e Euro 1; veicoli commerciali di categoria N (N1 e N2) a diesel Euro 0, Euro 1 e Euro 2; ciclomotori e motocicli di categoria L a Euro 0.

Inoltre sarà vietata la combustione all’aperto di residui vegetali a eccezione di quelle
condotte per motivate esigenze fitosanitarie disposte dall’autorità preposta e,
comunque, rispettando le dovute misure di sicurezza e adottando le precauzioni stabilite dalla normativa vigente. Per questa violazione in ambito rurale si applica una sanzione da 80 a 480 euro.

In situazione di “allerta rossa” – ovvero con 10 giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero (50 μg/m3) – sarà vietato l’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomassa e l’installazione di generatori con una classe di prestazione emissiva inferiore alla classe “4 stelle” e l’utilizzo dei generatori con una classe di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle”. In allerta arancione – ossia con 4 giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero (50 μg/m3) – e rossa, sarà vietato l’utilizzo dei generatori con una classe di prestazione emissiva inferiore alla classe “4 stelle” in presenza di sistemi di riscaldamento alternativi.

Sarà obbligatorio l’utilizzo dei generatori di calore a pellet di potenza termica
inferiore a 35 kW, pellet che sia certificato e conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un Organismo di certificazione accreditato.

La temperatura media in un ambiente non dovrà superare i 19°C (con tolleranza di + 2°C) negli edifici con le sigle: E.1 (residenza), E.2 (uffici) ed E.5 (attività commerciali). Negli edifici classificati con la sigla E.8 (attività industriali ed artigianali) la temperatura dovrà essere di 17°C (con tolleranza di + 2°C).

Inoltre è vietato lo spandimento di liquami zootecnici in condizioni di allerta superiore al
verde – con un numero di giorni consecutivi di superamento del valore limite giornaliero (50 μg/m3) inferiore a 4 – per inquinamento atmosferico. Sono fatti salvi gli spandimenti mediante iniezione o con interramento immediato.

“I dati sull’inquinamento del 2021 erano migliori di quelli del 2020 – spiega il sindaco Miatto – per cui, più o meno, le stesse tipologie di norme vigenti l’anno scorso continueranno anche per quest’anno”.

Divieti, questi, che però fanno tremare di nuovo i Panevin. I falò della vigilia dell’Epifania, una tradizione popolare dell’Italia nord-orientale, potrebbero essere a rischio alla luce dell’ordinanza. Miatto prende tempo: “Per i Panevin vedremo – afferma il primo cittadino – ma, per ora, c’è il divieto di fuochi all’aperto”.

Il livello di allerta giornaliero (verde, arancione o rosso) può essere verificato consultando il sito di ARPAV all’indirizzo (https://www.arpa.veneto.it/inquinanti/bollettino_allerta_PM10.php).

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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