Prosegue la chiusura delle scuole a causa dell’emergenza da Coronavirus, almeno fino al prossimo 15 marzo. Nel frattempo il lavoro didattico a distanza prosegue, non senza qualche difficoltà.
Oltre ai compiti assegnati tramite il registro elettronico, ci sono scuole, come l’istituto “Città della Vittoria” di Vittorio Veneto, in cui i docenti sono impegnati nello svolgimento delle lezioni online con le proprie classi.
È il caso del professor Adriano Botteon che, dalla sua abitazione, svolge quotidianamente la propria attività didattica, organizzando dei lavori di gruppo, e che ha risposto alle domande di Qdpnews.
“Abbiamo iniziato le lezioni online lo scorso martedì 3 marzo, dopo alcuni meeting condotti la settimana precedente, nei quali altri docenti ci hanno spiegato come gestire questa novità – precisa Botteon -. Grazie a Hangouts meet proseguiamo con il normale orario scolastico”.
“I ragazzi stanno rispondendo bene a questa esperienza – ha specificato il docente – e, anche se non lo ammettono, iniziano ad avere un po’ di nostalgia della presenza in classe e del contatto umano”.
La didattica online potrà mai davvero sostituire la lezione in presenza?
“Credo che possa essere uno strumento utile, anche per il lavoro pomeridiano – ha risposto Botteon – ma non riuscirà mai a sostituire quella che è la relazione umana”.
Opinione che aveva espresso anche Alessia Toffoli, studentessa dello stesso istituto di Botteon, impegnata in questi giorni nel frequentare le lezioni dei propri docenti tramite Hangouts meet (qui l’articolo).
Nel frattempo, in questo periodo di emergenza, durante il quale è necessario prendere qualche precauzione, la didattica online sembra essere l’unica opzione possibile, almeno fino alla riapertura delle scuole.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it)
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