“Viti storiche in Colline Unesco” è il titolo della mostra dell’artista e architetto coneglianese Lucia Tomasi. L’artista si sofferma su alcuni temi presenti nelle colline di Conegliano e Valdobbiadene con un occhio di riguardo per le viti storiche, molto spesso dimenticate, presenti in questi territori. E così Tomasi, perdendosi nel mezzo di lunghe camminate tra le colline e le Prealpi, si imbatte in luoghi incantevoli che con maestria riporta sulle sue tele. Ville venete, abbazie, castelli, stemmi di antiche famiglie nobili e tralci di vite formano l’esposizione che è visitabile fino al 30 ottobre negli ambienti di Villa dei Cedri a Valdobbiadene.
“I quadri possono diventare tracce di infinite storie passate e presenti, tracce di forme, colori e luci sempre cangianti nell’arco dell’anno e della giornata in un continuo rimando tra natura e persona” spiega l’artista.
Il percorso della mostra inizia dal piano terra della villa, edificata nei primi dell’Ottocento, con un’opera di grandi dimensioni intitolata “Cornucopia di benvenuto a Villa dei Cedri”.
“Quest’opera rappresenta un tralcio di vite antica – spiega Tomasi – ed è disegnata proprio con un ramo di vite. Questo dipinto per me è come una cornucopia, un porta fortuna, qualcosa di gioioso, la miglior cosa che possiamo offrire a chi viene in questo territorio”. Uno degli scopi della mostra è proprio la valorizzazione di un territorio in cui secondo Tomasi “ci sono vari protagonisti e ci sono stati per millenni tanti personaggi da un punto di vista umano, artistico e culturale”. Proprio per questo dopo la prima opera ci si imbatte in una raffigurazione dell’Istituto Cerletti di Conegliano, la prima scuola di enologia fondata in Italia nel 1876. “Nella città del Cima, inoltre – continua l’artista – nasce la prima strada del vino bianco creata in Italia che arriva naturalmente fino qui a Valdobbiadene. Questa è stata ideata da Giuseppe Mazzotti direttore per ben 37 anni dell’ ente provinciale del turismo di Treviso. Mi onora appartenere all’associazione Premio Gambrinus Mazzotti”.
“Chiunque voglia approfondire l’origine del riconoscimento Unesco a questo territorio – continua – s’imbatte nella figura di Giuseppe Mazzotti”.
Riconoscimento dunque quello ottenuto da questo territorio che può vantare origini profonde nel territorio. Profonde come le radici dei vitigni storici che Tomasi ha rappresentato nelle sue opere per “sottolineare la qualità e quindi il prestigio di un vino prodotto da viti con radici profondissime e diramatissime, capaci di assorbire una grande varietà e ricchezza di principi nutritivi”. Su questo tema risale a due anni fa la pubblicazione del Decreto 30.6.2020 “Salvaguardia dei Vigneti Storici ed Eroici” firmato dai Ministri Bellanova per le Politiche Agricole, Franceschini per i Beni e attività culturali e Costa per l’ambiente, la tutela del territorio e del mare.
Sono già numerose le scolaresche provenienti da diverse scuole della zona arrivate a villa dei Cedri per ammirare le opere dell’artista coneglianese e che hanno potuto ammirare le zone in cui vivono con occhi diversi: quelli di un’artista e architetto. “Come architetto cerco di valorizzare il nostro ambiente – conclude Lucia Tomasi – non ne conosciamo mai abbastanza le tradizioni, la storia le potenzialità e i valori. Come artista cerco di evidenziarli creativamente”.
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