Avrebbe cercato di far ritirare un’acquirente dall’asta di un terreno che gli era stato confiscato. Per questo un imprenditore 67enne dell’Asolano è finito a processo con l’accusa di turbativa d’asta.
L’uomo, difeso dall’avvocato Alberto Mascotto, è accusato di aver offerto denaro a una donna, interessata all’acquisto di due lotti di terreno che, a causa di problemi finanziari, gli erano stati confiscati ed erano andati all’asta.
La donna, insieme a un’altra acquirente interessata all’acquisto, aveva infatti depositato la caparra per partecipare al bando. Ma l’imprenditore, secondo l’accusa, l’avrebbe contattata cercando di convincerla a ritirarsi. Spiegando che suo figlio era intenzionato ad acquistare i terreni sui quali aveva già un progetto imprenditoriale.
La donna aveva ribattuto che, in caso di ritiro, avrebbe perso la caparra. Ma il 67enne le avrebbe assicurato: “Tranquilla. Se ti ritiri te li do io quei soldi”.
Quest’utlima, era andata dai carabinieri e lo aveva denunciato. Facendolo finire a processo. L’imprenditore respinge però le accuse: “Non volevo turbare l’asta, le avevo solo detto che se avesse deciso di ritirarsi le avrei rimborsato le spese”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it