Ragionare sui cambiamenti portati dalla pandemia, eventi bellici e cambiamenti climatici, e in particolare sulla “crisi che sta arrivando”, è stato l’obiettivo del convegno “Il ruolo degli amministratori dentro l’attuale scenario macroeconomico”, promosso da Coldiretti Treviso e tenutosi nella serata mercoledì 12 ottobre, negli spazi della tenuta Astoria a Refrontolo.
Come ha spiegato il presidente di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato, l’incontro è stato “voluto da tempo per uno scambio di idee e opinioni”, in fatto di crisi energetica e alla luce di un aumento dei prezzi delle materie prime (fattori che interessano tutti i comparti economici). Polegato ha espresso l’auspicio per un aiuto in questo senso da parte del Governo ma, allo stesso tempo, ha ricordato la “necessità di valorizzare quello che si fa”.
“C’è tanto da fare – ha affermato – Nel mondo dei giovani più di qualcuno si è reso conto che in questo settore si può crescere e ci sono delle opportunità da cogliere”.
Polegato ha inoltre ricordato l’impegno da parte di Coldiretti sul fronte delle criticità portate dalle multinazionali (come ad esempio il latte e la carne sintetica).
“Su questi aspetti bisogna essere vigili e consapevoli di ciò che si ha, in maniera costruttiva”, ha aggiunto.
Presente all’incontro anche Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio Treviso-Belluno (oltre che neopresidente di Assocamerestero, che riunisce le 84 Camere di commercio italiane all’estero), il quale ha ricordato il ruolo e l’aiuto portato dalle associazioni di categoria.
“Non deve mai interrompersi il filo tra il ruolo ricoperto e l’associazione di cui si fa parte: è un legame che si consolida anche attraverso questi appuntamenti – ha dichiarato – Il problema oggi è di chi cerca di copiare il nostro prodotto”.
Successivamente si sono susseguiti degli interventi più tecnici (moderati da Giuseppe Salatino, direttore di Coldiretti Treviso), volti a fornire alla platea in sala dei dati oggettivi sulla situazione economica odierna.
Antonella Trevisanato (Centro Studi Unioncamere del Veneto) ha fornito alcuni dati relativi alla situazione economica attuale. “Non è semplice fare al momento delle previsioni, però la pandemia ha impattato sull’andamento economico di vari settori – ha affermato – Il conflitto ha impattato sulla dinamica dei prezzi già prima del conflitto”.
Se attualmente le previsioni di crescita del pil mondiale restano stabili a un +3%, nel 2023 il dato scenderà al 2%: una diminuzione che è frutto della stretta monetaria delle banche centrali, del rallentamento dell’economia cinese e di un aumento generale dei prezzi, secondo quanto emerso.
Sul fronte del dato relativo al pil europeo, invece, il dato subirà una perdita, scendendo al -2,4%, a causa della dipendenza dalla Russia in materia energetica: il prezzo del gas, secondo stando alla relazione di Trevisanato, in Europa è triplicato nell’ultimo anno e, se confrontato con la media del prezzo risalente al periodo 2010-2019, è addirittura aumentato di 10 volte.
Il 2022 ha però assistito anche a una ripresa del settore turistico e delle costruzioni (in quest’ultimo caso grazie agli incentivi messi in palio), motivo per cui il pil italiano ha avuto una crescita del +2,9%, dato salito al +3,4% nel caso del Veneto: proprio grazie al settore dei servizi e delle costruzioni, il Veneto si è collocato tra le regioni italiane che sono cresciute di più nel 2023.
Il settore agroalimentare, da parte sua, ha rivestito un’importanza fondamentale nell’ambito del commercio estero: il problema dell’approvvigionamento ha assunto un rilievo non da poco, principalmente per quanto riguarda l’ambito delle bevande e del tabacco. I tre quarti degli imprenditori intervistati hanno affermato di aver optato per una revisione dei prezzi, per poter far fronte alla situazione attuale. Il 47,8% ha confermato di aver cercato nuovi mercati di approvvigionamento e l’80% delle imprese opterebbe per impianti di energia rinnovabile in questa situazione di crisi.
A tutto ciò, “altri fattori stanno cambiando il modo di fare impresa”, ad esempio i cambiamenti climatici e il tema della sicurezza, un concetto oramai strettamente connesso alla geopolitica.
Una ricerca dell’Osservatorio economico della Camera di commercio di Treviso-Belluno, condotta su un campione di 26 aziende, ha dimostrato come tali imprese abbiano investito nel fotovoltaico in tempi non sospetti, dimostrando un certo dinamismo in questo come nell’intuizione di produrre della materia prima in più, rispetto ai livelli usuali, per alimentare i propri animali.
L’incontro si è concluso con gli interventi di Monica Rispoli, dell’area Organizzazione e servizi della Confederazione nazionale Coldiretti, la quale ha illustrato “le responsabilità degli amministratori nell’esercizio delle proprie funzioni”, e di Diego Bolzonello, amministratore delegato di Scarpa spa, che ha raccontato quella che è la situazione attuale del comparto calzaturiero, “per sentire un punto di vista diverso da quello dell’agroalimentare”.
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