Colpo di fulmine per un ragazzo trevigiano incontrato al distributore: appello sui gruppi social di mezza provincia per ritrovarlo

Una notizia dalle tinte rosa, tra le tante che rabbuiano la cronaca di questo periodo, arriva dai gruppi social della provincia di Treviso: una donna, probabilmente residente nella zona di Monselice, sta chiedendo aiuto sui gruppi Facebook della Marca nel tentativo di rintracciare un ragazzo dai capelli castani chiari, di provenienza trevigiana, con gli occhi verdi, che, fermatosi a un distributore di benzina nella sua zona con un furgone bianco, l’ha ammaliata con il proprio sorriso.

Per timidezza, o per la fretta del momento, la donna non si è avvicinata mentre lui consumava un rapido pasto e ha perso l’occasione di conoscerlo: nonostante fatti come questi avvengano molto spesso, per questa donna sembra essere davvero una priorità ritrovarlo.

È l’esempio del classico colpo di fulmine, a cui oggi non ci si rassegna facilmente come un tempo, cercando ossessivamente sui social, provando ogni combinazione di ricerca con i pochi indizi a propria disposizione. La signorina non ha perso tempo e dopo il 10 ottobre, giorno dell’incontro, si è messa alla tastiera con l’obiettivo di ritrovare questa persona, a costo di scandagliare tutti i gruppi della provincia di Treviso, da dove suppone venga il suo desiderato.

Considerando i pochissimi elementi, la donna ha chiesto aiuto alla comunità dei social, che sa essere sia estremamente cinica, sia particolarmente sensibile, a seconda delle situazioni: da lì sono iniziate le condivisioni. Postare sui social un appello, gruppo dopo gruppo, paese dopo paese, è degno di uno sforzo che, ai tempi di Tinder, può apparire romantico e insolito (specie se a farlo è una lei).

Se le generazioni dell’era analogica ricordano ancora, vagamente, il volto di quella ragazza o di quel ragazzo intravisti per caso dal finestrino del treno in partenza a fianco al proprio, oggi i social e le app di incontri hanno reso da una parte più semplice ritrovarsi, dall’altra meno unici e memorabili questi attimi fuggiaschi.

In più, per quanto la disperazione della ragazza nel cercare di contattare questo ragazzo sembri autentica, in questo ventennio di rivoluzione digitale è opportuno anche dubitarne: che si tratti di un profilo falso? Di una truffa? Di un tentativo di phishing? Così il popolo di Facebook si divide tra chi guarda con scetticismo a questa richiesta e chi invece tifa per lei, condividendo il post e lasciandosi intenerire da un residuo di romanticismo, sebbene offuscato dagli intrecci non sempre limpidi della rete.

(Foto: web).
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