L’emergenza Coronavirus, dopo i primi casi di positività al Covid-19 in Provincia di Treviso, ha prodotto reazioni molto diverse tra loro da parte dei trevigiani.
La maggior parte delle persone, infatti, non ha modificato le proprie abitudini mentre c’è chi ha voluto fare scorte di generi alimentari, riempiendo i supermercati, ma anche chi ha evitato di andare in luoghi potenzialmente affollati come i mercati.
È questo il caso del mercato del mercoledì a Montebelluna, che nei social è stato raccontato attraverso alcuni post con immagini di bancarelle senza clienti e strade semideserte, senza dimenticare il vento con pioggia mista a grandine che, intorno alle ore 12, ha sollevato gli ombrelloni e fatto “volare” la merce generando non pochi disagi agli ambulanti.
Lo stesso era accaduto anche a Valdobbiadene, con poca gente lungo le vie, mentre a Cornuda il mercato sta registrando buone presenze.
Per lo stesso fenomeno, infatti, le reazioni sono state diverse ma in Provincia di Treviso non si può parlare di psicosi e in questa direzione stanno andando le dichiarazioni degli amministratori pubblici trevigiani che invitano all’equilibrio nella diffusione di notizie capaci di creare seri danni all’economia del territorio.
A Montebelluna, intanto, è stata allestita una tensostruttura per fronteggiare l’emergenza “Coronavirus” all’esterno dell’ospedale San Valentino (lo stesso è avvenuto all’ospedale di Castelfranco Veneto).
Un’operazione preventiva che risponde alla richiesta della Regione Veneto formulata dal direttore della protezione civile e polizia locale del Veneto, Luca Soppelsa, e dalla responsabile Alice Lemessi.
Le operazioni sono state condotte dai 40 volontari della protezione civile di alcuni Comuni dell’area (Asolo, Maser, Nervesa della Battaglia, Spresiano, Crocetta del Montello, Cornuda, Giavera del Montello, Montebelluna, San Zenone degli Ezzelini e Volpago del Montello) e il Nucleo Volontari Montello, sotto il coordinamento di Antonio Netto della protezione civile di Montebelluna.
“La tensostruttura posizionata all’esterno del pronto soccorso montebellunese – spiega Marzio Favero, sindaco di Montebelluna – sarà operativa a partire da oggi, giovedì 27 febbraio 2020, dalle ore 13.30. Servirà per poter svolgere il pre-triage delle persone che evidenziano una sintomatologia riconducibile al Coronavirus”.
Le attività di pre-triage saranno svolte da parte del personale medico e infermieristico.
Il triage è una delle molteplici competenze dell’infermiere che lavora in pronto soccorso e consiste in una rapida valutazione della condizione clinica dei pazienti e del loro rischio evolutivo attraverso l’attribuzione di una scala di codici colore volta a definire la priorità di trattamento.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Montebelluna e Facebook).
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