Il Liceo Casagrande, vincitore del premio europeo, a Lampedusa per le vittime del 2013: “Ora a noi il compito di diffondere la consapevolezza sulla migrazione”

C’era anche una delegazione del Liceo “Marco Casagrande” di Pieve di Soligo tra le scuole che hanno commemorato a Lampedusa il nono anniversario del tragico naufragio nelle acque del Mediterraneo avvenuto il 3 ottobre 2013, causa della morte di 368 migranti.

La classe Terza A del Liceo scientifico pievigino è stata protagonista di un concorso europeo sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, che prevedeva la presentazione di un progetto, come ad esempio la creazione di un sito, di un’applicazione, di un prodotto multimediale o di una pièce teatrale, sui temi della migrazione e dell’accoglienza, frutto di un partenariato tra scuole dell’Unione. La classe dell’istituto di via Stadio ha consegnato un video realizzato grazie alla collaborazione con il Liceo europeo di Francoforte.

Il “Casagrande” si è classificato con soddisfazione tra i vincitori, e così è volato nell’isola “Porta d’Europa” con le studentesse Elena Biscaro e Sofia Zabotti, accompagnate dalla professoressa Enza Carbone, referente del progetto: qui hanno partecipato a incontri, tavole rotonde, nonché alla marcia del 3 ottobre con centinaia di giovani e le istituzioni, tra cui il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, per ricordare le migliaia di persone – quasi 25 mila negli ultimi nove anni – che hanno perso la vita nel Mediterraneo lungo il viaggio alla ricerca disperata di una vita migliore.

“La nostra presenza ha voluto testimoniare l’impegno a favore dello sviluppo del senso civico e del sentimento di accoglienza negli studenti – ha affermato la professoressa Carbone -, per renderli consapevoli dell’importanza della creazione di corridoi umanitari e di politiche efficaci di cooperazione tra i Paesi”.

Nei quattro giorni di soggiorno nell’isola delle Pelagie, la delegazione del “Casagrande” ha potuto incontrare i sopravvissuti ai naufragi – tra cui quello del 3 ottobre 2013 -, discutere di migrazioni, tratta di esseri umani e minori stranieri non accompagnati, con l’aiuto di esperti, giornalisti e addetti ai lavori, mettendo a frutto un’importante occasione di dialogo e collaborazione tra varie scuole europee.

“È stata un’esperienza veramente importante e arricchente – conclude la docente Carbone, che spiega anche come il progetto non si sia concluso -. Ora è tempo della ‘disseminazione’: una volta tornati a casa, è nostro compito diffondere negli ambienti che frequentiamo, a partire dalla scuola, nuova consapevolezza sul tema sempre attuale e drammatico della migrazione, portando avanti progetti culturali e iniziative rivolte alle nuove generazioni”.

(Foto: Isiss Marco Casagrande).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati