Non è mai stato così sottotono il martedì grasso a Conegliano come quest’anno: poca gente per le strade, qualche negozio chiuso e i bar non hanno visto la solita ressa di bimbi e genitori per l’ora della merenda.
Secondo alcune testimonianze, i bar avrebbero registrato un calo della clientela fino al 70 percento e c’è chi ha pure deciso di anticipare l’orario di chiusura, considerati i pochissimi avventori della giornata.
Dati che vanno in controtendenza con quelli registrati gli anni scorsi nel giorno dell’ultimo di Carnevale, quando le maschere, specie dei più piccoli, oltre ad animare i vari locali della città, assicuravano un ottimo guadagno.
In questo scenario, tuttavia, alcune iniziative sono state messe in atto, al fine di sostenere i commercianti in questi giorni di difficoltà professionale e di emergenza sanitaria.
La Siae, ad esempio, ha prorogato il periodo utile per il pagamento dell’abbonamento annuale della musica d’ambiente, spostando la scadenza dal 29 febbraio al 20 marzo.
“Stanno arrivando iniziative per tamponare il calo – ha confermato Patrizia Loberto, presidente dell’associazione Conegliano In Cima – ma il banco di prova sarà a inizio marzo”.
“Insieme a vari commercianti – ha proseguito Loberto – pensavamo di chiedere un abbassamento dell’affitto per i mesi di marzo e aprile: stiamo studiando per capire cosa e come fare“.
Un dato, quello economico, non di secondaria importanza e che rispecchia la situazione più in generale vissuta dalla Regione e anche dalla Lombardia.
Ma è una situazione che non può essere neppure sottovalutata a livello nazionale, considerato come il 31 percento del Pil italiano dipende proprio da queste due Regioni. Ed è sempre da Veneto e Lombardia che parte circa il 40 percento delle esportazioni del Paese.
Una situazione, pertanto, che sta danneggiando su più fronti il territorio e che si spera possa trovare presto un epilogo positivo.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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