Il sindacato di Polizia chiede la chiusura in via temporanea degli uffici amministrativi di Questure e commissariati relativi a immigrazione, passaporti e licenze. Di questo tenore una richiesta della segreteria regionale della Fsp: “Nessun allarmismo ma non siamo dei robot” – dice il segretario Mauro Armelao.
In Veneto – scrive Armelao – sono chiuse scuole, attività sportive, manifestazioni ecc, sono partite operazioni di sanificazione di mezzi pubblici, chiusi teatri, fermato il carnevale a Venezia. Ma negli uffici amministrativi delle questure e dei commissariati, sono al lavoro centinaia di colleghi che riceveranno migliaia di utenti presso gli uffici immigrazioni, passaporti e licenze. Nessuno pensa a questo? Idem il personale della polizia scientifica chiamato ad espletare le operazioni di fotosegnalamento. Nessun allarmismo ma si abbia il coraggio di sospendere le attività fino al primo marzo anche per questi uffici pubblici, continuando a garantire ovviamente il soccorso pubblico. Se un poliziotto venisse trovato positivo al tampone del corona virus saremmo costretti a chiudere intere questure o commissariati? Meglio evitare”.
Il sindacato di Polizia sottolinea infatti che i poliziotti non sono dei robot, quindi immuni a contagi da virus, ma sono persone in carne e ossa che devono essere salvaguardate il più possibile per garantire così il massimo della presenza in caso di necessità.
“Un plauso comunque va al ministero e precisamente alla direzione centrale di sanità – dice Armelao – che ha impartito su scala nazionale direttive volte a ridurre le possibilità di contagio dando direttive ai questori e dirigenti di specialità che hanno dato via a pulizie straordinarie negli ambienti interni e richieste di approvvigionamento di mascherine, guanti e altri dispositivi di protezione individuali, ma si sa che la cautela non è mai troppa”.
(Fonte: Fsp segreteria regionale).
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