La scuola che prepara i giovani a diventare sacerdoti spegne cinquanta candeline. Attualmente questa realtà, che vede insieme le diocesi di Vittorio Veneto e Treviso, segue 27 seminaristi, distribuiti in sei anni. Con l’anno propedeutico si arriva a 31.
Lo Studio Teologico Interdiocesano di Treviso e Vittorio Veneto, infatti, festeggia 50 anni di attività. Lo farà con due momenti programmati nei rispettivi seminari, per i primi giorni della prossima settimana.
Dal 1970 al 2020, si occupa della formazione degli studenti di teologia dei due rispettivi Seminari, per prepararli ad essere ministri ordinati, preti.
Per fare memoria di tale impegno educativo lunedì 24 e martedì 25 febbraio si terrà un “corso speciale”, rivolto agli studenti ed ai docenti dei due seminari ed agli appassionati delle discipline teologiche, sul tema “La formazione teologica dei seminaristi in una Chiesa che cambia”.
Ecco di seguito il programma delle due giornate, che si svolgeranno nelle due sedi.
Lunedì 24 febbraio nel Seminario vescovile di Treviso alle 9 ci sarà il saluto di monsignor Michele Tomasi, vescovo di Treviso e moderatore dello Studio, alle 9.30 seguirà l’introduzione del professor Stefano Didonè, pro-direttore dello Studio dal 2017. Prenderà la parola, poi, il professor don Stefano Chioatto su “Lo Studio teologico interdiocesano: cinquant’anni di cammino insieme”.
La conclusione sarà alle 11, con la riflessione del professor don Duilio Albarello sul tema “A servizio di una fede consapevole.
La competenza teologica del presbitero”. Martedì 25 febbraio nel Seminario vescovile di Vittorio Veneto alle 9 sarà la volta del professor don Antonio Marangon, che tratterà su “L’evoluzione dell’insegnamento della teologia dopo il Vaticano II”, mentre alle 9.45 il vescovo monsignor Corrado Pizziolo presenterà: “La pastoralità, chiave della formazione teologica in una Chiesa sinodale”.
Alle 11 è programmata la celebrazione eucaristica nella cappella del Seminario e alle 12 pranzo.
Don Stefano Didonè ha dichiarato che l’impegno per la formazione di quanti sentono la chiamata di Dio a seguirlo nel servizio sacerdotale è oggi reso ancor più delicato dalle sollecitazioni che derivano dalle nuove frontiere scientifiche e dal pluralismo religioso.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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