“La Marca trevigiana ha la carne tra le più buone d’Italia. Vogliamo distruggere anche questo settore?”.
Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso scende in campo a difesa del settore zootecnico trevigiano in merito alla proposta di un gruppo di animalisti, appoggiati da parlamentari europei, di stangare la carne bovina, suina e di pollo con una nuova imposta al 25% che, una volta entrata a regime nel 2030, servirebbe a togliere dalle tasche dei consumatori europei 32 miliardi di euro l’anno per finanziare il Green deal.
“Non si possono mettere sullo stesso piano tutte le produzioni e adottare misure che valgono sia per allevamenti di alta qualità e sostenibilità e allevamenti che tengono conto della quantità” aggiunge Polegato.
“La nostra carne – conclude – nasce da un sistema di allevamento che, per sicurezza e qualità, non ha eguali al mondo, consolidato anche grazie a iniziative di valorizzazione messe in campo dagli allevatori, con l’adozione di forme di alimentazione controllata, disciplinari di allevamento restrittivi, sistemi di rintracciabilità elettronica e forme di vendita diretta della carne attraverso le fattorie e i mercati di Campagna Amica”.
Allevamenti zootecnici nella Marca trevigiana nel 2018: 904 bovini da latte e carne (e bufalini), 95 pollame, 63 suini, 36 ovini e caprini (fonte: elaborazioni ufficio studi e statistica Cciaa Treviso-Belluno).
(Fonte: Coldiretti Treviso).
(Foto: web).
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