Non tutti sanno che gli scout nascono nel 1907 da un’idea di sir Lord Baden Powell, pensata proprio per formare i giovani britannici secondo i quattro cardini fondamentali della salute, della forza fisica, dell’abilità manuale e del servizio al prossimo.
E da quell’intuizione di oltre cent’anni fa, la storia è riuscita a proiettare questo movimento giovanile anche in una comunità piccola (ma coesa) come quella di Cavaso del Tomba: lo scorso fine settimana numerosi scout ed ex scout delle due grandi categorie dell’AGESCI e dei MASCI (entrambi acronomi), si sono incontrate per la grande festa dai 40anni dalla fondazione del gruppo giovani, organizzata con l’aiuto della Proloco nei pressi del campo sportivo del paese.
La testimonianza dell’allora cappellano Don Bruno Cavarzan insegna che gli scout a Cavaso arrivarono nel 1982, quando lui stesso decise di avviare una serie di attività destinate ai ragazzi del paese, per portarli a stare insieme e imparare l’arte dell’arrangiarsi ma anche quella dello stare insieme.
Le attività piacquero al punto che qualche anno dopo anche i genitori iniziarono a formare un proprio gruppo: quello dei MASCI, fino ad allora impegnati in servizio educativo ai giovani.
“Da quel momento, oltre 600 persone hanno camminato con noi – raccontano assieme Lisa Damini e Sandro Sartori (AGESCI 1), lo stesso don Bruno e Sonia Mondin (portavoce dei MASCI), nonché presidente nazionale del movimento per ben sei anni – In 40 anni di scoutismo la comunità capi, nel suo ruolo di servizio educativo, ha messo in pratica gli elementi fondanti del metodo scout moderno tra i quali la coeducazione, ossia il proporre ai ragazzi e alle ragazze esperienze educative comuni, consapevoli che il crescere assieme aiuta a scoprire ed accogliere la propria identità”.
Il gruppo AGESCI Cavaso 1 si compone attualmente di 108 iscritti tra lupetti (8-11), reparto esploratori e guide (12-16), rover e scolte (17-21) ed educatori (dai 22 in poi), non solo del comune di Cavaso ma anche dai comuni limitrofi, e con una comunità capi composta da 21 adulti che si impegnano nel servizio educativo sia a livello locale che nei vari incarichi come quadri a livello zonale e regionale. Hanno festeggiato il quarantesimo assieme ai compagni del gruppo adulti, al sindaco e alla Proloco, che ha aiutato nella gestione dell’iniziativa.
“La domenica la nostra “cittadella scout” ha accolto circa 300 persone, che curiosando tra le varie botteghe hanno potuto sperimentare delle attività tipiche dello scoutismo – spiega Sandro Sartori – Abbiamo anche avuto l’onore di accogliere il nucleo regionale unità cinofile della Croce Rossa, con cui condividiamo il terreno in nostra gestione sul Monfenera, per una dimostrazione di ricerca e salvataggio”.
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