Continua ormai da tre giorni il lavoro della Protezione civile regionale del Veneto nella città di Senigallia, dove l’esondazione del fiume Misa ha causato molti danni a case e strade.
Quando i volontari veneti sono arrivati in città, poco dopo l’ora di pranzo di martedì, le strette vie cittadine erano ricoperte di fango e fuori dalle abitazioni i residenti avevano accatastato mobili e materiale di diverso genere completamente distrutto dall’acqua.
Oggi, grazie all’instancabile lavoro degli uomini e al prezioso contributo di mezzi pesanti adatti a questo tipo di emergenze di cui sono dotati, diverse vie sono completamente liberate dal fango e si torna a camminare sull’asfalto.
A coordinare le operazioni di più di una sessantina di volontari due funzionari regionali che ogni mattina si riuniscono al Centro Operativo Comunale per un vertice in cui viene analizzata la situazione e si comunicano eventuali criticità.
I più di trenta mezzi arrivati dal Veneto sono adatti alla situazione che i volontari devono affrontare: “Le attività su cui siamo impegnati sono sostanzialmente di pulizia e smassamento di materiale ingombrante – spiega uno dei funzionari presenti a Senigallia, Stefano Guderzo – per questo motivo i mezzi che abbiamo fatto arrivare sono camion ribaltabili e mezzi di movimento terra di piccole – medie dimensioni per poterci agilmente muovere all’interno delle strade strette di queste città”.
È una macchina ben coordinata quella della Protezione civile del Veneto. Ogni mattina, dopo la riunione al COC, i funzionari spiegano la situazione operativa ai vari capisquadra che si dividono immediatamente i compiti. Alcune squadre dell’antincendio boschivo con i moduli A.I.B. puliscono le strade aiutati da uno speciale mezzo che rimuove il fango, altri liberano gli scantinati e i garage (dove sono presenti anche diverse auto) dall’acqua mentre contemporaneamente si procede alla rimozione del materiale ingombrante che viene caricato sui camion a mano o con i ragni e portato a un centro di raccolta. I volontari procedono in sinergia e con una grande coordinazione che permette una rapida pulizia delle vie cittadine.
Il lavoro viene spesso interrotto da alcuni cittadini che si avvicinano per ringraziare i volontari del lavoro che stanno svolgendo. Alcune volte offrono loro caffè e biscotti in segno di riconoscenza. “Per noi che siamo dei professionisti (i funzionari ndr) – conclude Guderzo – questo significa fare il nostro lavoro, mettendoci anche un po’ di cuore. Per i volontari la vicinanza e i ringraziamenti della gente significano molto, non solo per quello che stanno facendo in questi giorni ma per tutte le attività che svolgono quotidianamente durante l’anno”.
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