La giunta regionale del Veneto, nella sua ultima seduta su proposta dell’assessore alla sanità, Manuela Lanzarin, ha dato il via libera a una maxi operazione di investimenti in tutte le Ulss e aziende ospedaliere per un importo complessivo di 129 milioni 718 mila euro.
Con questo atto sono stati approvati l’ultima serie di investimenti valutati dalla Crite (Commissione Regionale per l’Investimento in Tecnologia ed Edilizia) a fine 2019 per 36 milioni e 30 mila euro; il programma pluriennale del fabbisogno di grandi macchinari per 69 milioni 909 mila euro; ulteriori investimenti per mammografi e apparecchiature varie per 23 milioni 779 mila euro.
“È la più grande manovra di investimenti varata in una sola volta da anni – sottolinea il presidente della Regione Luca Zaia – che chiude in poco più di un mese l’intera attività 2019 della Crite e si spinge oltre, programmando anche i fabbisogni di grandi macchinari per i prossimi 2-3 anni, già formalmente dotati dei fondi necessari”.
“Tutto questo – aggiunge – è stato possibile grazie a un grande lavoro di squadra, dai sanitari sul campo ai managers dietro le scrivanie, con la regia della Regione. Si è saputo sfruttare tutte le risorse derivate da una gestione virtuosa, capace di risparmiare dove si poteva e coraggiosa nel riversare tutto il necessario sui nuovi fabbisogni di interventi e macchinari”.
“Una buona pratica – continua – che mettiamo a disposizione di tutte le regioni italiane e che sarà preziosa per usare al meglio i soldi dedicati alla salute, una volta che ognuno avrà ottenuto l’autonomia che chiede e merita”.
“Non un euro di questi 129 milioni – fa notare da parte sua l’assessore alla sanità Manuela Lanzarin – è messo lì a caso. Tutti i progetti di investimento sono stati proposti dalle aziende sanitarie, che hanno valutato i loro fabbisogni e avanzato proposte sostenute da ottime valutazioni tecniche e da una precisa programmazione delle necessità”.
“Che poi sono quelle espresse dai cittadini. Al di là del cospicuo numero di interventi e macchinari – aggiunge l’assessore – ciò che inorgoglisce è la loro qualità che, con una spesa calmierata dalle gare regionali accentrate gestite da Azienda Zero, è notevolmente cresciuta nella caratteristiche tecniche dei nuovi acquisti e dei nuovi interventi”.
La programmazione che riguarda i grandi macchinari prevede l’acquisto mirato di dodici Tac, sette delle quali a 64 strati, 4 a 128 strati, una addirittura a 256 strati.
Delle tredici risonanze magnetiche, una è di tipo articolare, dieci sono da 1,5 tesla, due sono da 3 Tesla. Dei venti angiografi, diciotto sono cardiologici e due biplano. Sette sono i complessi e costosi acceleratori lineari.
(Fonte: Regione Veneto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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